(di:
Ron –
Cheope –
Roberto Zappalorto)
Come sempre dormirai stretto al tuo coltello
coi sogni che si bruciano dentro al cervello
odierai qualcuno e poi lo prenderai di mira
prima di pensare a me e alla mia rovina,
alla mia rovina.
Caro amico fragile, tra Dio e diavolo
rimani sempre quello che mi ha capito subito,
mio caro amico fragile non ti ho tradito mai,
non ti ho tradito mai.
Lei era la mia musica ma tu ferito in odio
gridasti tutta la tua furia e poi… alleluia.
Io salvai il mio grande amore dal tuo fuoco rettile,
l’ho stretta forte contro il cuore,
ma adesso dov’è… adesso dov’è.
Caro amico fragile, tra Dio e diavolo
mi amasti forse più degli altri
l’ho sempre saputo,
ma caro amico fragile tra sangue e gelosia
tu sei stato quello che ha diviso la vita mia.
E allora amico fragile non è mai facile,
che cosa me ne faccio adesso delle mie lacrime.
Ascolta amico fragile, non voglio dirti addio
ma l’amore è forse più importante del dolore tuo e mio.