Cavaliere – Francesco Ciccio Giuffrida

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Testo Della Canzone

Cavaliere – Francesco Ciccio Giuffrida di Francesco Ciccio Giuffrida

Cavaliere ti voglio cantare
Con il cuore la mia serenata
E di cuore ti vorrei suonare
Molto presto quel giorno verrà

Con le spade i cavalli gli scudi
Tu sei pronto per nuove crociate
Tu la guerra no non la ripudi
Se è una guerra per la civiltà

Da nessuno a più ricco d’Italia
Ti sei fatto davvero dal nulla
Chi ha puntato su te non si sbaglia
Sei onorato nella società

I palazzi erigevi con cura
Sei maestro di ville e di logge
Venerabile oltre misura
I tuoi piani funzionano già

Cavaliere più volte inquisito
Ai processi non sei mai presente
Ma si sa sei un famoso impedito
Su votiamo per l’immunità

E’ legale il falso in bilancio
O che gioia per complici e soci
Quante pene evitate di sguincio
Nella lotta alla tua libertà

Tu che domini l’etere tutto
Dai consigli da bravo regista
Tu sai vendere balle o prosciutto
Sei campione di pubblicità

Nella reggia che hai cavaliere
Hai cavalli di razza pregiata
Li accudiva un valente stalliere
Che la brusca sapea maneggiar

Che sei razzista no non è vero
Della pelle al colore non badi
Ma il lavoro meglio se in nero
Perché chi si accontenta godrà

Tu che rendi leggere le tasse
Risparmiando ogni anno un miliardo
Mentre alleggerisci le masse
E le tasche dei lavorator

La bandana ti dona è uno schianto
Tu non segui la moda la crei
Forse occulti un sapiente trapianto
O nascondi la circoncision

I tuoi eredi li hai sistemati
Se per caso dovessi morire
Sui denari da te accumulati
Niente tassa di succession

Autostrade trafori piloni
Il cemento ce l’ hai nelle vene
Tu che al popolo il sangue tuo doni
Vuoi l’Italia cementificar

Le pensioni tu non le sopporti
Il riposo non sai cosa sia
Preferisci non hai tutti i torti
Una villa in Sardegna o un hotel

Magistrati ne comprasti tanti
Ma il passato è passato oramai
Ti concedo le giuste attenuanti
Il reato è prescritto per te

Tu sai usare parole adeguate
Per canzoni di grande successo
Che sintassi che rime azzardate
Ma la musica è sempre ugual

Tu riduci pensioni e salari
Per la scuola non c’è mai una lira
Chiudi fabbriche smonti ospedali
Forza taglia ti devi chiamar

Dopo anni di belle parole
Gli elettori si sono distratti
Preferiscono i fatti alle fole
Mi consenta ci eviti il bis

Cominciasti barone rampante
Poi visconte ti sei dimezzato
Quattro anni ne hai fatte tante
Cavaliere non esisti più

Sei romantico ti piace il mare
Quando il sole all’occaso sprofonda
Tutta roba da privatizzare
Come dire Tremonti sul mar.

Ma che estroso sei
Ma che creativo sei
Ma che estro
Ma che estro
Ma che estroso sei
Gran creativo sì sì
Grosso estroso si sa
Tre minuti di pubblicità
( finale: sei minuti…un’oretta…una vita…)

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