(di
Ivano Fossati)
“C’è un uomo nel mare!”
la vedetta gridò
e la sirena del vecchio vapore tuonò
c’è un uomo nel mare
tiriamolo su
e mentre gridava
già non lo vedeva più.
Per quattro monete
mia figlia ti do
per quello splendore
lui anche la camicia si levò
la trovò con un altro
dopo un mese da lì
per quattro monete
non poteva andare che così.
“Faccia di gatto”
qualcuno lo chiamò
per la piega degli occhi
e quel nome tutta la vita gli restò
se ci fu mai qualcosa
che ben chiaro capì
è che per quattro monete
sarebbe andata ancora così.
E il Mar della Cina
attraversò
e il mar della gente
colla sua forte corrente
attraversò
e il mare dell’odio
e il Mare del Nord
e in tutti fece naufragio
e da tutti si salvò.
C’è un uomo nel mare
chi mai sarà?
sarà un ruffiano
un barone della medicina
un rifiuto della società
c’è un uomo nel mare
tiriamolo su
ma presto più presto
prima che vada troppo giù.
Legami d’amore
non ne aveva già più
e tutti pensarono
che un grande grande dolore
doveva averlo spinto giù
se ci fu mai qualcosa
che ben chiaro capì
è che di quattro monete
sarebbe andata ancora così.
“C’è un uomo nel mare!”
la vedetta gridò
e la sirena del vecchio vapore tuonò
c’è un uomo nel mare
tiriamolo su
e mentre gridava
già non lo vedeva più.