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Testo Della Canzone
Date al diavolo un bambino per cena – Jovanotti
1 per il sesso 2 per la cicogna
3 per il ruscello 4 per la fogna io sono l’MC il cerimoniere sono la metresse sono il pasticcere giova a me jova a te jova a tutti quelli che ci vogliono stare dentro alla periferia di nessun centro sono a metà strada nella selva oscura 1 per la tecnica, 2 per la natura cerco il mio virgilio morto di overdose cerco la beatrice ma oggi ha le sue cose cica cica bum ho una cicatrice sembra un tatuaggio sai che cosa dice fin qui tutto bene quindi procediamo 1 per il pesce, 2 per l’amo sono il pescatore a mia volta pescato sono il peccatore e sono il peccato chi inventò il dubbio che gli spaccò il culo si sta così bene quando si é al sicuro faccia sotto al sole verità in tasca come un pesce d’allevamento dentro una vasca crescere é un problema disse il bonsai il baobab rispose accontentati di quello che hai chissà perché rispose il piccoletto sono sempre i grandi a fare il pistolotto uno per il baobab due per il bonsai tre per chi sempre quattro per chi mai jova a me jova a te giova a tutti quelli che ci voglion stare dentro cica cica bum altra cicatrice sembra un tatuaggio sai che cosa dice fin qui tutto bene quindi andiamo avanti uno per chi pochi due per chi tanti date al diavolo un bimbo per cena uno due tre ragazzini date al diavolo un bimbo per cena dieci cento mille bambini luce stroboscopica lampada di wood verbi irregolari understand understood danze figurate marce militari uno per la polvere due per gli altari io sono una piazza io sono una strada io sono il cavallo io sono la biada io sono nessuno tranne per qualcuno e traun pasto e l’altro, per protesta digiuno onda dopo onda cambio il mio contorno io sono la pizza io sono il forno troppa pastasciutta mi può strangolare troppa informazione mi fa sragionare troppa libertà mi ha fatto inceppare troppa verità mi ha fatto impazzire io sono clark kent, sono superman ho i superpoteri quanto parte la jam il mondo é la mia casa il cielo é il mio tetto ho perso le chiavi sto qui fuori e aspetto guardo dentro al buco pezzi di nirvana fuggo da un eterno finesettimana uno per lo yoga due per la scintilla tre per l’antibiotico quattro per la villa giova a me jova a te giova a tutti quelli che credo in un solo dio madre onnipotente creatore di chi crede e di chi non é credente uno per l’oriente due per l’occidente tre per il messaggio quattro per il mittente niente più carezze disse il bagnasciuga grattami la schiena disse la tartaruga ho il mio cucchiaino io per travasare il mare fin qui tutto bene posso continuare ho una cicatrice sembra un tatuaggio sai che cosa dice avanti coraggio!!!! jova a me jova a te alla periferia del centro commerciale alla periferia della periferia del mondo occidentale alla periferia del genere musicale alla periferia del circolo polare artico alla periferia del mondo celtico dell’equatore del meridiano zero alla periferia del planisfero alla periferia delle autostrade delle foreste delle contrade alla periferia della sinistra e della destra alla periferia del davanzale della mia finestra alla periferia degli stati delle nazioni al centro delle sensazioni e delle emozioni alla periferia del vento alla periferia dell’uomo del momento alla periferia dell’intervento alla periferia della contemplazione al centro della sensazione dell’emozione datemi un catalogo di tutto ciò che esiste le cose viste e quelle non viste il ritmo é politico convoglia i movimenti pensieri di sostegno sennò digrigno i denti io sono pinocchio mi si allunga il naso sono come un’anatra nuoto dentro al caso e prego non perché dio esiste ma perché dio esista se non vedi l’ora vai dall’oculista il mondo sta cambiando in questo non é mai cambiato guardami un secondo sono già invecchiato plastica facciale assicurazione 1 per il cuore 2 per la ragione sole e luna bionda e bruna fila di cammelli davanti alla cruna tutti in paradiso chi bene chi male solo certi ricchi in paradiso fiscale cica cica bum ho una cicatrice sembra un tatuaggio sai che cosa dice il mondo é una domanda aspetta una risposta ogni luogo é un divieto di sosta l’equibrio statico é un calcolo dinamico eccoti un coltello cazzo non ha il manico quindi stai attento che puoi farti male ho una conoscenza dimmi quanto vale sono un chacchierone santa inquisizione giudicami eretico mettimi in prigione martiri del rap vivi per miracolo come un cavallo io salto l’ostacolo fino a che l’ostacolo é più alto di me in questo caso incolperò te seni in silicone maschere di fango fa una grande ombra l’albero di mango sono omologato son colonizzato ma se ti avvicini puoi sentire il mio fiato tutta roba vera pane e companatico sono calamita zero elettrostatico c’era sergent pepper io stavo nascendo un capolavoro sai che cosa intendo un giorno nella rete io c’ho incontarto un pesce subito mi ha detto tu sai come s’esce gli ho risposto no forse lo sai tu e ci siamo messi a guardare la TV chi conosce il mare lo sa rispettare molti marinai non sanno nuotare chi conosce il ritmo sa che il tempo vola va più veloce di una bollicina nella coca cola se io fossi eletto già nel primo mese fonderei il ministero delle sorprese tutte positive naturalmente é il tuo compleanno improvvisamente son l’ambasciatore di un posto migliore sono il diplomatico del rumore ministro delle poste e comunciazioni buono tra i cattivi cattivo tra i buoni ho una cicatrice resta sempre aperta come la legge di domanda e d’offerta dici tutto bene non ti preoccupare ma ti vedo strana e non so che fare 1 per il letto due per il calore 3 per la forchetta 4 per l’amore sono fatte di lacrime l’entrata e l’uscita sono innamorato questa si che é vita sentirò sto pezzo nel 2039 settantatre anni sarò chissà dove mi prenderò a schiaffi se non sarò vivo 1 per chi ascolta 2 per chi scrivo hai sentito un chack pronti tutti in scena colazione e pranzo pomeriggio e cena il senso della vita forse so qual’é ora non ricordo ma io so che c’è sta da qualche parte forse sotto a un sasso anzi se lo trovi passalo qui in basso 1 per il ritmo 2 per la parola 3 per la strada 4 per la scuola 5 per chi insegna 6 per chi impara 7 per chi gioca 8 per chi bara sono a metà strada nella selva oscura uno per la tecnica due per la natura date al diavolo un bimbo per cena la parola fiore non ha nessun odore la parola ritmo non ti fa ballare vivere la vita fino ad ubriacarsi essere presenti fino ad annullarsi la parola magica é sempre la stessa sim sala bim cara principessa sono un italiano buongiorno buonasera giro per il mondo esporto primavera 1 per l’inizio due per la fine 4 per il vento che passa sul confine stemmi di famiglia impronte digitali mappe del genoma feste parrocchiali lame di machete code di comete cibo per chi ha fame acqua per chi ha sete amico per denaro denaro per amico giacche da un milione foglie di fico guarda l’orizzonte sembra verticale guarda la mia faccia sembra carnevale sovrannaturale piatto regionale 1 per la pasqua 2 per il natale calorie in eccesso beta carotene lecca quel gelato tra un secondo viene quanta vita elettrica passa in questi cavi partono per marte le nostre astronavi si mangia e poi si vomita nelle ville patrizie chissà che vita c’è fuori dalle notizie hanno ucciso il re regna la sua corte 1 per il calcolo 2 per la sorte porte sbarrate sacchi di sabbia ci sta una tigre che é scappata dalla gabbia tutto prevedibile anche l’incertezza 1 per il pugno 2 per la carezza hote motel holiday inn c’é molta violenza chiusa dentro ai cuori quasi come quella che ci sta di fuori l’esagramma quattro muta in ventisei io sono la musica io sono il deejay in fondo alla notte ci sta la mattina arriva fino al mare l’acqua della piscina io sono la forma sono il contenuto io sono la bocca io sono lo sputo io sono il vinile sono la puntina io sono la presa e sono la spina fontana di dolore albergo d’ira (petrarca) scuola d’errori senti come gira sopra questo ritmo mi ci spaparanzo sono una scintilla sopra al fuoco danzo sono peter parker sono spider man volo tra i palazzi quando parte la jam sono costantino di secondo nome 1 per il cosa 2 per il come abito in collina sulla sugarhill vendono i miei dischi anche all’autogrill chica cica bum ho una cicatrice sembra un tatuaggio sai che cosa dice oggi tutto quadra apri quella porta c’è una ciliegina sopra la mia torta dioniso ed apollo sono i miei cugini pippo ed eta beta sono miei padrini 1 per la fama 2 per la classifica 3 per la famiglia 4 per la critica e chi pensa a me dai ci penso io date al diavolo un figlio di dio io sono le ossa io sono la pelle e torno fuori a riveder le stelle io sono un etrusco sono americano vado verso ovest con il cuore in mano il limbo é una danza é un luogo d’innocenti é il fondale per fotografare le cantanti mi batte il cuore forte forte forte esplode in me la vita spalanca le sue porte cica cica bum ho una cicatrice sembra un tatuaggio sai che cosa dice hai avuto culo in quell’incidente ma non é detto che ti vada bene sempre uno per il suono due per il vinile 3 per l’invenzione 4 per lo stile guarda l’orizzonte disse il capo indiano questo é il mio palazzo disse il sultano io sono la zingara leggo la tua mano o mio cavaliere portami lontano cuore della tenebra mostrami l’orrore cuore della luce mostrami l’amore cuore del cocomero mostrami il sapore cuore del computer mostrami il mio cuore (dovere) erra sia chi sbaglia che chi é vagabondo ma se io non erro non so com’é il mondo se ci fossi il modo pagherei un milione per ogni volta che mi eviti una dicisione in meditazione medito la fuga tanto prima o poi vince la tartaruga per guardarsi dentro servono le tac donale dei fiori ma che siano di bach io sono shumaker dentro l’abitacolo dammi un pò di ritmo che ti do spettacolo il mondo é una jungla io sono il dottor livingston il mondo é un computer io sono negroponte se il mondo é da ballare io sono fred astaire e io sono keith jarret se il mondo é un pianoforte mi sono innamorato della vita guardandola attraverso gli occhi dell’amore mio così rotonda e così misteriosa leggera profonda bellissima e paurosa per niente pittoresca ne rassicurante 1 per l’orecchio 2 per il cantante io sono una foglia attaccata a un ramo prima di cadere ti dirò ti amo di me medesimo meco mi vergogno e del mio vaneggiar vergogna é il frutto e el pentersi el conoscer chiaramente che quanto piace al mondo é breve sogno |