Del gran fascismo

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Testo Della Canzone

Del gran fascismo di Ivan Della Mea

Del gran Fascismo
mio padre fu vero credente,
ché sotto le sue nere ali
lui si sentìa potente!…

La gente si schiaccia, si stringe contro i muri,
sul baio cavallo, altero, impotente
mio padre sorride, sorride un po’ sfottente
al vulgo che schiva gli zoccoli duri.

Dopo aver fatto
il giro del paese intero,
per farsi rimirare dalle donne,
verso i campi ora cavalca altero.

Da tempo è finita la mietitura,
nella cascina si fa una gran festa.
Il grano è per terra, la spiga è bionda e dura…
ma ecco, col baio, mio padre lo calpesta.

I contadini
stan lì come allocchi,
senza reagire
a quest’eroico atto di violenza.

Scusate signori, ancora non vi ho detto
che prima del Fascio papà era carabiniere,
ma con la camicia nera divenne brigadiere
e quindi persona di tutto rispetto…

È mezzanotte…
si leva un canto dalla strada nera,
il ritornello di “Faccetta nera”
è il babbo mio sbronzo di tre cotte,

Ora direte voi: “Che padre sciagurato”,
ma io l’amavo tanto, io ne ero fiero…
Che importa se è sbronzo, se ha vomitato:
per me era sempre il babbo sul baio destriero.

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