Diavoli – Zefiren Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Diavoli – Zefiren


Vedo diavoli che mi vogliono divorare
Vedo un mondo pieno di canoni che non posso rispettare
Guarda il mio polso è messo male
Perchè ha preso il mio posto questo cane
Quindi mi discosto da ste ruffiane
Ma dov'è il mi posto in questo mare

? da miliaia di brutte copie
Che non fanno altro che inventare storie
Non se ne vedono di rime nuove
Vanno solo dove il vento si muove,si il vento si muove

Devi solo imparare a soffiare forte
Apri finestre butti giù porte
Ti allontani da queste gatte morte
Da te vogliono solo attenzione
Fai molta attenzione se una ti guarda
Più rapido di uno sbirro
Alla stazione che vede una macchian senza targa

Fuggui da lei da tutti quei drammi
O finirai per buttare degli anni
? a cui non frega niente di te
Che sgorghi come una sorgente
Gorghi di gente,dentro le tempie
Mentre ripenso agli sbagli fatti da adolescente
Torno lucido e ripenso al presente

Uno sguardo vide,un approccio stride
Un fantoccio ride,una penna descrive
Un illuso che vive in delle diapositive
Con attivazioni emotive eccessivamente intensive
Ma ancora sopravvive anche se un abbraccio fine
Per un lieto fine no non c'è mai stato
Dammi un secondo che riprendo fiato

Morto sopra ad un banco rinato santo
Ricordo un pianto che non dovrebbe esistere
Tuttavia mi spinsi ad insistere
Diventando un'ossessione
? che fosse l'unica strada
Per preservare un'emozione
Perchè senza sforzo ? non cresce mai
Una ricca piantagione

So che non ne rimarrà nessuno
Alla fine di questa mia selezione
Smettendo di preoccuparmi per il futuro
Cerco una soluzione per stare un po' meglio ad un mio risveglio
Poi ritrovo un vecchio cimeglio,ripenso al passato
A quando stavo giocando le mie ultime carte
Non avevo più nessun odalla mia parte
Tranne delle amiche che come sarte ricucivano le mie ferite

I suoi occhi come dinamite
Ma un clima mite ora mi avvolge
Voglio ? qualcuno che riavvolge
Tutto il tempo che ho perso
Altrimenti lo scriverò in un verso

Uno sguardo vide,un approccio stride
Un fantoccio ride,una penna descrive
Un illuso che vive in delle diapositive
Con attivazioni emotive eccessivamente intensive
Ma ancora sopravvive anche se un abbraccio fine
Per un lieto fine no non c'è mai stato
Dammi un secondo che riprendo fiato

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