Testo di Roberto Salerno – Musica di
Umberto Smaila
Sai che c’è
minaccio di svenire
se non stai con me
perché quell’energumeno
che sta con te
non è mai stato un uomo
se ripenso che
a pranzo ha divorato
sette piatti di
fagioli con le cotiche
diciotto hamburger
due conigli in umido
una lingua salmistrata
quattro taniche di vino rosso
un chilo di verdura cotta
un cotechino nato presso Modena
e per finire ottanta fichi secchi
e quel caffè
che io ti ho regalato per Natale
pensando a te nel mio monolocale
Sono io secco e allampanato
lui invece obeso e dilatato.
Tu lo sai
ho fatto sacrifici
per aprirti un bar
con la tappezzeria di finto legno
e in più
una licenza per superalcolici
che puntualmente beve solo lui.
Chi è
ma che m’importa se ha vissuto
per dieci anni
in mezzo a una foresta
io ti spacco il flipper sulla testa
e ti spedisco a Bergamo in taxi
Cosa vuoi
non mi va più di sopportare
la presenza costante di un quintale
che suda come un tedesco sotto il sole
gironzolando tra i tavoli del bar
Ma se tu
mi giuri che non lo vedrai mai più
io ti prometto che
ritorno a fare il vigile
per comperarti un loden tirolese che
ti scaldi quando poi nevicherà.
Ma se penso che tu stai
con uno che fa fuori
sette piatti di fagioli con le cotiche
diciotto hamburger
due conigli in umido
una lingua salmistrata col ragù.
Con lui
ma che m’importa se ha vissuto
per dieci anni in mezzo a una foresta…
1 commento
Ciao penso ci siano alcune imprecisioni sia nel testo. Per esempio all’inizio della canzone non cantano “Sai che c’è” ma “Sai cos’è”. “diciotto hamburger e due conigli in umido” non vengono cantati nella prima strofa ma solo nella parte finale della canzone, mentre “e per finire ottanta fichi secchi” non viene minimamente cantata nella versione del 45 giri.
Ce ne sono anche altri sparsi nel resto del testo.