Dormitorio pubblico

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Ufficialmente dispersi

Testo Della Canzone

Dormitorio pubblico di Loredana Bertè

Scarpe piu’ grandi dei piedi
case di carta carbone
storie di deserti urbani
il mondo e’ sempre spaccato a meta’
ci sono letti di pietra la sera
per disperati giu’ in mezzo ai bidoni
da festeggiare che dio ci perdoni
come a natale coi termosifoni…
che dormitorio pubblico e’ la mia citta’
la notte ha un ritmo brasiliano che va
e sopra i marciapiedi bassa qualita’
di vite ormai deragliate spaccate a meta’
se non arriva al cuore dove la gente muore
presto o tardi morira’ il nostro amore… e…
stanotte se mi guardo intorno sto male
che dormitorio pubblico la mia citta’
la faccia nera del mondo sta qua
ai figli del duemila un destino bastardo… e…
il nostro sole che arriva sempre, sempre in ritardo
ma cos’hai da guardare baby, mi dai da fumare…
io in questa stazione ci dormo
e so non potro’ piu’ partire
io mi ricordo che avevo un nome…
ma non lo posso mangiare ne’ bere…
un giorno non mi sapro’ piu’ sveglare
saro’ la spazzatura da riciclare…
che dormitorio pubblico la mia citta’
e sopra i marciapiedi quante verita’
di vite ormai deragliate spaccate a meta’
ma e’ un dormitorio pubblico la mia citta’
la notte balla con la scimmia che va
che viaggia sulle spalle armate delle bande
dalle croci di guerra sulle teste rapate
e’ un dormitorio…
la notte ha un ritmo brasiliano che va
in giro con le bande e sbatte forte in testa
e col consenso di tutti sballa pure la festa
e’ un dormitorio… si…
e’ un dormitorio…
che dormitorio…

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *