
Testo Della Canzone
E per la strada – Canto politico di Canzoni politiche
E per la strada gridavan i scioperanti;
Non più vogliam da voi esser sfruttati; siam liberi, siam forti e siamo tanti e viver non vogliam di carcerati. E nelle stalle più non vogliam morir; Ma da lontano giungono i soldati Essi non fuggono, forti del loro ardir; Eppur convien restar senza dolore, Sebbene oppressi e torturati ancor, E presto il dì verrà che, vittoriosi, Così il lavoro redento alfin sarà
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Accordi
Do Sol7 E per la strada gridavan i scioperanti; Do Non più vogliam da voi esser sfruttati; Sol7 siam liberi, siam forti e siamo tanti Do e viver non vogliam di carcerati. Fa Do E nelle stalle più non vogliam morir; Sol7 Do è giunta l'ora, siam stanchi di soffrir. Ma da lontano giungono i soldati avanti tutti assieme coi padroni e contro gli scioperantì disarmati s'avanzan sguainando gli squadroni. Essi non fuggono, forti del loro ardir; i figli del lavoro son pronti anche a morir, Eppur convien restar senza dolore, pronti a soffrir la fame e ogni tormento; bisogna far tacer pur anche il cuore, di madre il puro affetto e il sentimento. Sebbene oppressi e torturati ancor, noi combattiamo sempre, combatteremo ognor. E presto il dì verrà che, vittoriosi, vedrem la redenzion nell'albeggiare; muti staran crumìri e paurosi vedendo l'idea nostra trionfare. Così il lavoro redento alfin sarà e il sol del socialismo su noi splenderà. |