Album
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Testo Della Canzone
E qualcuno poi disse di Gianni Nebbiosi
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Gianni Nebbiosi
Fu l’idea di vedere i tuoi occhi E qualcuno poi disse Fu l’idea di vedere i tuoi occhi E un bel giorno venisti Ma di fuori la voglia di uscire Quella sera, ricordo, Furon sempre le stesse facce E qualcuno poi disse:
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Accordi
Si- Fa#7
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
La- Si-
di abbracciare la nostra creatura
Fa#7
che mi diede la forza e il coraggio
La- Si-
di andar contro la natura
Do#
di sorridere agli infermieri
Mi. Fa#
di pesare ogni parola
Si- Fa#
e alla notte ogni grido che usciva
La- Si-
ricacciarmelo dentro in gola.
Do
E qualcuno poi disse
La- Si-
« Guarda lì l'agitato:
Do
son passati otto mesi,
La- Si-Fa#
sembra un po' migliorato ».
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
di giocare con la bambina
che mi fece ingoiare in silenzio
ogni loro medicina
e mi diede la forza e il coraggio
di rispondere senza urlare
al dottore che aveva schedato
la mia malattia mentale.
E un bel giorno venisti
col tuo abito a fiori
mi prendesti la mano
mi portasti di fuori.
Ma di fuori la voglia di uscire
si trasforma in voglia di pane
ma il discorso era sempre lo stesso:
« Torni fra due settimane »
Imparai a riconoscere presto
dietro a quello strano impaccio
una legge senza parole
fredda e dura come il ghiaccio.
Quella sera, ricordo,
tu dormivi al mio fianco
ma la stanza girava
e di colpo fui stanco.
Furon sempre le stesse facce
a legare questo mio male
e la stessa iniezione nel braccio
a condurmi all'ospedale
con lo stesso soffitto imbiancato
con gli stessi scarabocchi
dove ormai le paure e il silenzio
nascondevano i tuoi occhi.
E qualcuno poi disse:
«Guarda lì l'agitato:
son passati otto giorni
e c'è già ricascato».
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