Famo a’ la romana… di Ivano Giordani

Testo Della Poesia

Famo a’ la romana… di Ivano Giordani

 

 

Gni vorta che cascava er Giubileo (1),
li pellegrini, in vista de’ le mura,
lassaveno le bestie a’ la pastura
e a fette (2) raggiugneveno er corteoche se snodava intorno ar Colosseo,
diretto ar Cupolone (3). Verzo sera,
evasa fino a’ l’urtima preghiera,
l’ebbreo sedeva accanto ar filisteo…

ner mentre l’oste stesso je portava
l’abbacchio “a scottadito” o la porchetta;
e, a chiude, er pecorino co’ la fava.

Poi, pe’ evità, fojetta (4) su fojetta..
che ‘gnuno ce marciasse..anticipava:
“So dieci scudi a cranio! (5)…Senza fretta..”
***

Note:
(1) In occasione del Giubileo,detto anche “Anno Santo”, istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300, i pellegrini scendevano in visita alle Basiliche di Roma.
(2) a fette= a piedi.
(3) Cupolone = la Basilica di S.Pietro.
(4) Fojetta = ½ litro di vino.
(5) A cranio=a testa, per ciascuno.

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