(di:
Emilio Di Stefano –
Franco Fasano)
Ma certe volte cos’Ú più bello
di uno stornello, dal Sol al Do,
che ci riporti tanti anni indietro,
magari in gita o che ne so,
in centomila, ma comunque soli
col cuore in gola là in fondo al bus,
a scompigliare con incoscienza
i tuo segreti, qualche tua virtù…
â Fiore di campo, di primavera…”
Un tunnel nero, davanti a noi;
correva in fretta, sembrava un treno,
non si voleva finisse mai:
tanto più in là c’era comunque il sole,
tanto l’estate era sempre là ,
meglio sognare, meglio una promessa,
giurarsi amore per l’eternità .
â Fiore di campo, di primavera…â
Quel tunnel nero, nero, nero,
nero, nero, nero, nero,
non doveva finire più;
âFiore di campo, di primavera…â
nel tunnel nero, nero, nero,
nero, nero, nero, nero,
illuminato da unâabat-jours.
” Fiore di campo, di primavera…”
e poi la vita sei sempre tu
contorci il ventre ti muovi appena
ritenti il volo ma resti giù
e le autostrade hanno duemila piani,
i grattacieli sono gallerie,
il buio Ú lo stesso, e anche il sapore
dell’incoscienza; ma non c’Ú poesia.
â Fiore di campo, di primavera…â
Quel tunnel nero, nero, nero,
nero, nero, nero, nero,
non doveva finire più;
â Fiore di campo, di primavera…â
quel tunnel nero, nero, nero,
nero, nero, nero, nero,
illuminato da unâabat-jours.
Tanto più in là c’era comunque il sole,
tanto la corsa non finiva là .
E sulla scia di quei misteri
giocare a âquello che verrà â…
………….
â Fiore di campo, di primavera…â
Quel tunnel nero, nero, nero,
nero, nero, nero, nero,
non doveva finire più;
â Fiore di campo, di primavera…â
nel tunnel nero, nero, nero,
nero, nero, nero, nero,
illuminato da unâabat-jours.
Per quel che ero, per quel che eri,
per quello che âdomani si vedrà …â,
meglio cantare, meglio una promessa
giurarsi amore per l’eternitÃ