Gli alberi della città – Riccardo Cocciante

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Eventi e mutamenti

Testo Della Canzone

Gli alberi della città  di Riccardo Cocciante

Gli alberi della città sono i confini del cielo
lungo gli argini del fiume chiusi dal Tirreno
servono ad appoggiare cuori spezzati e muti
e nei giardini comunali il loro verde è un velo

Ricordi le bianche scarpe di gomma sbiancavano l’ombra
quell’ombra più scura sotto a un tronco, e dall’erba
brillavano i lacci appena sciolti di un branco d’amanti
e nel lago coi remi facevi fontane

Gli alberi della città sono i confini del cielo
e al lunedì non sorgeva, non sorgeva mail il sole
sui libri legate le cinghia di gomma
sapevano di amori quasi sempre impensati

Foglietti a quadretti, foglie cadute e sigarette gettate
e gli alberi gli stessi a coprire carezze affrettate
fragranze sconosciute del gioco d’amore, del gioco d’amore
e tu lo capisci mia bella ragazza che il passato non è dolore

Gli alberi della città sono i confini del cielo
e i salotti rifugi sotto al sole e le stelle sono un telo
sulle chiacchiere tristi di ghiaccio e bicchieri
ma i viali respingono forte gli sguardi che sanno di noia

E allora fuori bambina amore mio che le foglie sono velieri
tra tempeste di fumo i rifiuti sembrano scogliere
ma domani ti giuro cadranno giù come le nostre paure
e dal lago dal fiume faremo fontane

Gli alberi della città sono i confini del cielo
spettinati dai gabbiani venuti dal Tirreno
servono a rinnovare nuove stagioni al tempo
e nei giardini comunali il loro verde è un velo

Gli alberi della città

 

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