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Testo Della Poesia
I dodici mesi – Filastrocche
Lo sapete che gennaio
tiene i frutti nel solaio, che febbraio è piccolino, breve, freddo e birichino? Arriva marzo pazzerello: esce il sole e prendi l’ombrello! Dietro a lui viene aprile: sbadiglia, sbadiglia, è dolce dormire. Esplode maggio ed è beato chi per tempo ha seminato. Biondo ondeggia di giugno il grano pronto sta il contadino con falce in mano. Luglio – lunghe son le giornate- porta il pieno dell’estate. Ecco, torrido d’agosto, il solleone brucia il bosco. E’ settembre un mese bello: sole misto a venticello. Davvero ottobre è generoso e di tutti il più fruttuoso. A novembre i dì gelati son dannosi ai campi seminati. A dicembre, neve abbondante salva il grano per il pane croccante. |
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