I poeti

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1975 Ipertensione

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Testo Della Canzone

I poeti di Roberto Vecchioni

(Vecchioni)

I poeti son giovani e belli
e portano in cuore
la luce del sole
e un canto d’uccelli
e la strada del borgo natio
la pioggia sui tetti
la povera gente amata da Dio

Poesia poesia
deh, proteggimi ovunque io sia
poeisa poesia

I poeti son vecchi signori
che mangian le stelle
distesi sui prati
delle loro ville
e s’inventano zingare more
per farsi credibili agli occhi del mondo
col loro dolore

Poesia, poesia, poesia, poesia

I poeti si fanno le pippe
coi loro ricordi
la casa, la mamma, le cose che perdi
e poi strisciano sui congiuntivi
se fossi, se avessi, se avessi e se fossi,
se fossimo vivi

Poesia, poesia
deh, proteggimi ovunque io sia
poesia, poesia

I poeti han visto la guerra
con gli occhi degli altri
che tanto per vivere han perso la pelle
così scrivono piangendo cipolle
su barbe profetiche intinte nel vino
che pure gli serve

Poesia, poesia
poesia, poesia

I poeti son liberi servi di re e cardinali
che van ripetendo noi siam tutti uguali
e si tingono di rosso vivo
ciascuno pensando “il giorno del nobel
farò l’antidivo”

Poesia, poesia
deh, proteggimi ovunque io sia
poesia, poesia

I poeti son litri di vino bevuti per noia
per scriver parole davanti al mattino
mentre sognano bambine nude
che uscendo di scuola
li prendon per mano e gli danno la viola

Poesia, poesia
poesia, poesia

I poeti son giovani stanchi che servon lo stato
sputandogli in faccia perchÚ sia dannato
e sbandierano cieli e fontane
messaggi e colombe
a noi le campane, ai ricchi le trombe

Poesia, poesia

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Accordi

   
I poeti son  giovani  e  belli  e  portano in cuore la  luce
del sole e un canto di uccelli; e la strada del borgo natìo,
la  pioggia  sui  tetti,  la  povera  gente  amata  da  Dio.

 RE       DO            RE                SOL   RE       SOL
Poesia, poesia, deh proteggimi ovunque io sia, poesia, poesia.

   SOL                                     DO
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle
             RE             SOL
distesi sui prati delle loro ville, e s'inventano zingari e more
            DO                       RE              SOL
per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.

  RE      DO      RE     SOL
Poesia, poesia, poesia, poesia.

   SOL                               DO
I poeti si fanno le pippe coi loro ricordi
            RE                 SOL
la casa, la mamma, le cose che perdi

e poi strisciano sui congiuntivi, se fossi,
    DO                     RE               SOL
se avessi, se avessi e se fossi, se fossimo vivi.

 RE      DO      RE     SOL
Poesia, poesia, poesia, poesia.

   SOL                                             DO
I poeti hanno visto la guerra, con gli occhi degli altri
              RE                  SOL
che tanto per vivere han perso la pelle,
                                            DO
così scrivono piangendo cipolle su barbe profetiche,
            RE                SOL
intinte nel vino che pure gli serve.

 RE      DO      RE     SOL
Poesia, poesia, poesia, poesia.

   SOL                              DO
I poeti son liberi servi di re cardinali
            RE                      SOL
che van ripetendo: "Noi siam tutti uguali"
                                       DO
e si tingono di rosso vivo ciascuno pensando:
               RE               SOL
"Il giorno del Nobel farò l'antidivo".

 RE      DO      RE     SOL
Poesia, poesia, poesia, poesia.

   SOL                               DO
I poeti son litri di vino bevuti per noia
            RE                  SOL
per scriver parole davanti al mattino,
                                            DO
mentre sognano bambine nude, che uscendo da scuola
               RE                  SOL
li prendon per mano e gli danno la viola.

 RE      DO      RE     SOL
Poesia, poesia, poesia, poesia.

   SOL                                    DO
I poeti son giovani stanchi che servon lo stato
               RE                  SOL
sputandogli in faccia perchÚ sia dannato
                                            DO
e sbandierano cieli e fontane, messaggi e colombe,
            RE                 SOL
a noi le campane, ai ricchi le trombe.

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