Il Testo della canzone di:
Il cortile – Dagma Sogna
Quella finestra che dà sul cortile
In cui ti vedo passeggiare
Capelli al vento, nelle città di mare
E in un braccio un figlio da cullare
Passavano stagioni e il bimbo che cresceva
E insieme a lui cresceva la tua attesa
La mano tesa, la voce distesa
Come preghiera di un'anima sospesa
Tra il fatto di esser madre e il bisogno di esser donna
Tra nuvole di seta e un corpo di rugiada
Tra ore troppo vuote per qualcosa da colmare
Silenzi cosi acuti da poterli appena udire
E non ha più tuo figlio
Quella splendida occasione
Di parlare con suo padre
Della gioia di esser padre
Non hai neanche il tempo
Di piangere da sola
A volte accade solo mentre rassetti le lenzuola
E soffochi il ricordo e tieni viva la memoria
Di un amore così grande
Una così breve storia
Quella finestra che dà sul cortile
In cui ancora ti vedo passeggiare
Capelli crespi come è crespo il mare
Un figlio grande per poterlo cullare
Osservi una foglia staccarsi dal ramo
Ti senti leggera, ne sentì il richiamo
La vita intessuta di soave ricamo
Intreccia destini e sollevi la mano
Con fare distratto la lasci cadere
In una carezza ai capelli di un figlio
A cui hai dato tutto, compreso il bisogno
Di essere amata e di baci sorpresa
Non ha più tuo figlio quella splendida occasione
Di parlare con suo padre della gioia di esser padre
E non hai neanche il tempo di piangere da sola
A volte accade solo mentre rassetti
Le lenzuola
E soffochi il ricordo ma tieni viva la memoria
Di un amore troppo grande per una così breve storia
E ora che tuo figlio ha la splendida occasione
Di parlare con suo figlio della gioia di esser padre
Ti prendi il tempo di piangere da sola
E stringi ancor più forte quelle ormai lise lenzuola
Ed esplode il ricordo ed è ancor viva la memoria
Di un amore così bello
Di un amore così grande
Di un amore così bello
In una pur breve storia
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