Il Testo della canzone di:
Il Supplizio – Musashi a.k.a Eugen De Silentio
Raggiungo picchi di prestigio come l'Egitto dell'evergete
A spese di voi schiavi incatenati infondo alle segrete
Tramuto giornate cupe in epoche liete
Abbandonandovi fra piaghe putrescenti come Filottete
La mia mente è ben pasciuta
Nonostante viva in una fogna a cielo aperto come a Calcutta
Cent'anni di solitudine, suppliche
Nocche ruvide, sporadiche scosse telluriche
Io, mangio poco, dormo meno e leggo molto
Cuocio a fuoco lento in un paiolo di risentimento
Dentro scoppio e soffoco le strida
Il mio supplizio di Tantalo consiste in sovrabbondanza di vita (ah,ah)
Ritiro il ponte levatoio e mi barrico nel mio forte
Ogniqualvolta piova fuoco come al Flegetonte
Le mie creature mi accompagnano la notte
Mi sollevano di peso, io sospeso ringrazio la sorte
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