Il mago di Oz – Roberto Vecchioni

Album

È contenuto nei seguenti album:

2002 Il lanciatore di coltelli

Testo Della Canzone

Il mago di Oz – Roberto Vecchioni di Roberto Vecchioni

(VecchioniMauro Pagani)

E quando venne il ciclone
Dorothy perse la sua casa;
perse la bambola, chissà come
anche i soldi della spesa:
povera Dorothy, venne giorno,
perse la strada del ritorno,
le restarono al fondo del vento
solo due…scarpette d’argento.

Lungo il sentiero del non ricordo
incontrò uno spaventapasseri
un uomo di latta, un leone codardo
che ancora prima di conoscerli
“dove vai?” le chiesero in coro,
“dove vai?” le chiesero in coro,
unisciti a noi che andiamo da un mago
che fa miracoli…col suo “zigozago”

Lui è il mago di Oz!
Magnifico mago di Oz!
Lui è il mago di Oz!
“e se non fosse il mago di Oz?”
Lui è il mago di Oz,
l’unico mago di Oz,
e se non fosse il mago di Oz,
sarebbe un altro,
più o meno simile al mago di Oz.

“E chi è, dove abita?” Dorothy chiese,
“E chi è? Può ridarmi la casa?”:
“Una casa? Per lui è uno scherzo”
rispose il leone, “Può dare ogni cosa!
A me lui darà un coraggio migliore
che per un leone ci vuole anche quello,
un cuore allo spaventapasseri,
all’uomo di latta un nuovo cervello!

Lui è il mago di Oz!
Magnifico mago di Oz!
Lui è il mago di Oz!
“e se non fosse il mago di Oz?”
Lui è il mago di Oz,
l’unico mago di Oz,
e se non fosse il mago di Oz,
sarebbe un altro,
più o meno simile al mago di Oz!

E cammina cammina gli apparvero
alberi azzurri e campi dorati
e giardini magnifici, tutti ben bene cintati.
“Ma che bello, che bello, che ricco, che ricco
che favola è il regno di Oz!”
“Ma che bello, che bello, che ricco, che ricco,
che sballo che è il regno di Oz!”
“Come sembrano tutti felici, felici
nel regno, nel regno di Oz!”
Disse Dorothy.

Cosa aspettiamo, corriamo, corriamo,
corriamo, corriamo dal mago di Oz!
E’ lui il mago di Oz!
Il mago di Oz!
Il mago di Oz!
L’unico, l’inimitabile, l’incontrastabile
mago di Oz,
lunga vita, lunga vita
tre urrah per il mago di Oz.
Lunga vita, lunga vita
tre urrah per il mago di Oz.

Ma quando poi furono a un passo
da questo presunto gigante,
fu Dorothy sola ad accorgersi
quant’era piccolo e insignificante:
che parlava, parlava e rideva rideva
rideva da fare spavento:
lui diede all’uomo di latta
un pallone firmato e lo fece contento…
c’o piffere e ‘o triccaballacche
lo spaventapasseri andò via cantando…
ed ebbe il leone tre o quattro girelle
da non starci più nella pelle…

“E tu cosa vuoi?
E tu cosa vuoi?”
Le chiese il mago di Oz.
“Bambina che vuoi?
Su, dimmi che vuoi?”
Le chiese il mago di Oz.
“Voglio un mondo dove”
disse Dorothy, “un mondo dove,
voglio un mondo dove
non ci sia nessun mago di Oz!”

E mentre scappava, guardava, guardava
le sue scarpe d’argento;
e mentre scappava diceva
“portatemi a casa scarpette d’argento!
Correte più forte, portatemi a casa
voi siete la vera magia;
correte più forte, scappate lontano,
correte, portatemi via!”

Bambini, bambini, bambini,
state attenti al mago di Oz!:
Bambini, bambini, bambini
non vi fidate del mago di Oz!
Bambini, bambini, bambini
non giocate col mago di Oz!
E soprattutto non prendete
caramelle dal mago di Oz!

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