lo sono un passatista mi piace poter dire c’era una volta
sono per scelta un tradizionalista.
Nel cuore di un passatista c’è solo spazio per la nostalgia
E non c’è amore per la tecnologia.
E mi domando, se l’informatica mi sta cambiando
Se viaggio in un computer navigando
Se vedo un mondo che digita la vita programmando.
Se con un dito io posso collegarmi con un sito
Posso chattare con un travestito
Avere in un dischetto l’infinito.
E passa, passa il tempo il passatista
Fra un passato di verdura e un futuro di paura.
E pensa che non c’è niente di buono
Fra tutti i buchi neri ed il buco nell’ozono.
E pensa all’energia nucleare
E a tutta quella merda che c’ha inquinato il mare.
E pensa alla genetica perfetta
Ai figli congelati che nascono in provetta.
lo sono un passatista, non sono per le posizioni nuove
Amo il ’68 ed anche il ’69.
Nel cuore di un passatista ci sono cioccolatini e rose rosse
E non i telefonini e gli SMS.
Amo il regresso, rifiuto i risultati de! progresso
La clonazione mi lascia perplesso…
Che paradosso, avrò la fotocopia di me stesso.
E sarà forte aprire tutti e due le stesse porte
Dividere con lui la stessa sorte
E poi dover morire per due volte.
E passa, passa il tempo il passatista
Fra un passato di verdura e un futuro di paura.
E pensa che il suo figlio a poco a poco
Si sta rìncoglionendo con un altro videogioco.
E pensa ad una donna meno donna
Fra tette al silicone e zigomi di gomma.
E pensa ad un uomo sempre più insicuro
Che prende una pasticca per averlo sempre duro.
lo sono un passatista, non dico che si stava meglio o male
Ma c’era un mondo meno artificiale.