(di
Gigante –
Luigi Luciano Martelli –
Neri)
Clara Vincenzi
Tra i dolci e tra i balocchi messi lì nel salottino
che nel dì della befana lui trovò
il bimbo ansiosamente scelse subito un trenino
quel trenin che tante volte si sognò
e nel vederlo andare, sbuffare e poi girare,
il bimbo è pieno di felicità
Va trenino va trenino di latta verde
cammina, cammina, sorpassa i monti e il mar
ogni strada, ogni cosa lontan si perde
cammina, cammina, e mai non ti fermar.
C’è tutto un mondo nuovo che t’aspetta
tra le rose e tra le spine la tua meta o bimbo e là
incontro al tuo destino va tal fretta
tra le rose e tra le spine troverai felicità.
Va trenino va trenino di latta verde
cammina, cammina e mai non ti fermar.
Berretto di studente poi casacca di soldato
quanti treni vide poi passare ancor
il treno delle nozze ed un bimbo a lui mandato
sopra il piccolo vagone dell’amor.
E tutto ricomincia, e tutto si rinnova,
ed il trenino torna a manovrar.
Il trenino il trenino di latta verde
cammina, cammina, e mai si può fermar
sul binario pure il tempo lontan si perde
cammina, cammina, nell’ansia di arrivar.
Ogni vagone porta un’illusione
una storia che comincia, una storia che finì
è una faro di speranze ogni stazione
scende un sogno, sale un sogno, e si corre via così.
Il trenino il trenino di latta verde
cammina, cammina, la vita è tutta qui.
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cammina, cammina, sorpassa i monti e il mar