(Maurizio Fabrizio – Vincenzo Spampinato)
E tornare da una serata e non sai con chi l’hai passata
stai salendo le scale, ma tu vai giù
e spiare dalle persiane, sveglieresti tutte le persone,
ma gridare non serve, tu lo sai.
Strane idee dentro la tua mente se sei solo, solo veramente
e nessuno ce l’ha più con te.
E camminare in questo novecento,
sentirsi fuori anche se ci stai dentro
quanto silenzio che c’è e ti chiedi perché;
c’è tanta gente, eppure parli solo
nelle pozzanghere tu cerchi il cielo, cammini e non sai dove vai.
Due le cose che tu puoi fare sopra l’orlo di un bicchiere:
puoi volare oppure cadere giù;
puoi lanciare l’auto contro un muro per sfidare il tuo futuro,
ma il coraggio tu non lo troverai mai
Strane idee dentro la tua mente se sei solo, solo veramente
e nessuno ce l’ha più con te.
E camminare in questo novecento,
sentirsi fuori anche se ci stai dentro
quanto silenzio che c’è e ti chiedi perché;
c’è tanta gente eppure parli solo
nelle pozzanghere tu cerchi il cielo, cammini e non sai dove vai.
E oltrepassare questo novecento, un po’ più in là di dove vuole il tempo
all’improvviso una sera, chissà come e perché,
precipitando giù da un marciapiede, nei tuoi ricordi, quelli più segreti
soli si nasce e si va.