Inno a Roma – Giacomo Puccini

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

Inno a Roma – Giacomo Puccini

(di Fausto Salvatori e Giacomo Puccini) 1919Beniamino Gigli – Placido Domingo

Questa canzone è l’inno alla romanità, a tutto ciò che Roma ha rappresentato e rappresenta. La datazione è intorno agli anni 20 e racchiude i semi dello stato organico che verranno compiutamente affermati durante il congresso di Verona 15 anni dopo.

 

Roma divina, a te sul Campidoglio,
dove eterno verdeggia il sacro alloro,
a te, nostra fortezza e nostro orgoglio,
ascende il coro.
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
il Sol che nasce sulla nuova storia;
fulgida in arme, all’ultimo orizzonte
sta la Vittoria.

Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.

Per tutto il cielo è un volo di bandiere
e la face del mondo oggi è latina:
il tricolore canta sul cantiere,
su l’officina.
Madre che doni ai popoli la legge
eterna e pura come il sol che nasce,
benedici l’aratro antico e il gregge
folto che pasce!

Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.

Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.

Commenti

1 commento

  • Bruno Venturi ha detto:

    Ciofeca musicale!
    Fosse in programma in qualsiasi concerto, ne approfitterei per un caffè al bar….lungo.
    Troppo alla ” squilli macchine bandiere”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *