
Testo Della Canzone
Katanga di Canzoni politiche
Anno 1971
Primo anniversario della strage, Carcere, denunce, rappresaglie; Dodici dicembre a Milano, Poi si scioglie, alcuni vanno via, Vittoria vicequestore con la radio, Scoppiano dovunque candelotti, In via Torino non ci sono santi, Urlano feroci le sirene, Era proprio quello che voleva, Rit.: Kata-, Kata, Katanga, -nga x 4 Tanti hanno paura, scappan via La questura spara col fucile Rit. x4 Noi ti abbiamo visto lì per terra, Primo anniversario della strage, Rit. x4 Ma vi fregherà il Proletariato, E allora tu ci lascerai la pelle,
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Accordi
La- Primo anniversario della strage, Mi7 fatta con le bombe dei padroni; loro l'hanno calcolata bene La- per fregarci con la repressione. Carcere, denunce, rappresaglie; hanno stipendiato le canaglie, i fascisti, facce da carogne, li hanno ripescati dalle fogne. Dodici dicembre a Milano, manifestazione per la Spagna, passa un corteo partigiano coi carabinieri alle calcagna. Poi si scioglie, alcuni vanno via, altri restan lì coi pugni alzati, a gridare "Viva l'Anarchia, Guida, Calabresi fucilati!" Vittoria vicequestore con la radio, chiama autoblindo e camionette, con la bocca secca sputa odio e ordina la carica e le botte. Scoppiano dovunque candelotti, bruciano i polmoni da star male. C'è chi cade sotto i poliziotti e chi corre verso la Statale. In via Torino non ci sono santi, San Babila i fascisti sono a messa, in via Larga ci son gli studenti con il casco e la bandiera rossa. Urlano feroci le sirene, arrivano gli anarchici di corsa; i compagni danno protezione e Vittoria non si perde l'occasione. Era proprio quello che voleva, con la scusa dell'inseguimento, in via Larga coi caramba arriva e si getta sullo sbarramento. Rit.: Kata-, Kata, Katanga, -nga x 4 Tanti hanno paura, scappan via Restano a combattere i Katanga: sulle ossa della polizia, picchiano col ferro della spranga. La questura spara col fucile E coi sassi noi ci difendiamo; ne mandiamo tanti all'ospedale, ma stavolta cara la paghiamo. Rit. x4 Noi ti abbiamo visto lì per terra, con la bocca aperta e gli occhi gialli, eri morto come in una guerra, circondato, ucciso da sciacalli. Primo anniversario della strage, fatta col le bombe dei padroni; loro l'hanno calcolata bene per fregarci con la repressione. Rit. x4 Ma vi fregherà il Proletariato, quando, e sarà forse anche domani, non si parlerà di sindacato, ma di Comunismo e munizioni! E allora tu ci lascerai la pelle, tu, Marzotto! E tu, Giovanni Agnelli! Perché ce ne saranno altri mille, per ogni Saverio Saltarelli! (x2) |