Klimt – Gio Evan Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Klimt – Gio Evan

Nel mezzo di un dialogo su Fibonacci
ci siamo detti “dai, facciamo un po’ di numeri”
ti ho dato un bacio come all’opera di Klimt
è meglio aperto manco fosse Damien Hirst
indossami, sicuro ti sto bene addosso
chissà se sfina questo cuore nero
che palle questa moda, dai, parliamo d’altro
è da troppo tempo che non mi incanto
ti accompagno fino a casa mia a piedi
dormi da me così restiamo svegli
ti piace Kim Ki-duk l’hai visto Ferro, trema questo cinema di oggi cos’è?
Che schifo questo fiore di loto, è uscito dal fango-o
ma tu ami questo fango, ha partorito questo fiore di loto.

Se c’è un posto bello, sei te-eh
ti ci devo portare-eh
se c’è un posto bello, sei te-eh
ti ci devi portare-eh
se c’è un posto in più accanto a te-eh
mi ci devi contare.

In un mondo rivolto alla rosa
io e te ci muoviamo tra le spine
ma chi l’ha detto che si vive una volta sola?
Di noi ricordo almeno mille secoli
che prima di incontrarti ero un po’ più schivo
adesso rido e poi saluto il mio vicino
chiamami se ti senti a terra
e chiamami che poi ti prendo al volo
e tutti vogliono essere diversi
e tutti se ne vanno controvento
io e te invece che siamo uguali
siamo rimasti soli con il vento a favore
con il vento a favore
con il vento a favore
con il vento a favore.

Se c’è un posto bello, sei te-eh
ti ci devo portare-eh
se c’è un posto bello, sei te-eh
mi ci devi portare-eh
se c’è un posto in più accanto a te-eh
mi ci devi contare
se c’è un posto in più accanto a te-eh
mi ci devi contare

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