La fabbrica – Stormy six Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La fabbrica – Stormy six

Cinque di Marzo del Quarantatré
Nel fango le armate del Duce e del re
Gli alpini che muoiono traditi lungo il Don

Cento operai in ogni officina
Aspettano il suono della sirena
Rimbomba la fabbrica di macchine e motori
Più forte il silenzio di mille lavoratori
E poi quando è l'ora depongono gli arnesi
Comincia il primo sciopero nelle fabbriche torinesi

E corre qua e là un ragazzo a dar la voce
Si ferma un’altra fabbrica, altre braccia vanno in croce
E squillano ostinati i telefoni in questura
Un gerarca fa l'impavido ma comincia a aver paura

Grandi promesse, la patria e l'impero
Sempre più donne vestite di nero
Allarmi che suonano, in macerie le città

Quindici Marzo il giornale è a Milano
Rilancia l’appello il PCI clandestino
Gli sbirri controllano fan finta di sapere
Si accende la boria delle camicie nere
Ma poi quando è l'ora si spengono gli ardori
Perché scendono in sciopero centomila lavoratori

Arriva una squadraccia armata di bastone
Fan dietro fronte subito sotto i colpi del mattone
E come a Stalingrado i nazisti son crollati
Alla Breda rossa in sciopero i fascisti son scappati

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