La Badoglieide

Testo Della Canzone

La Badoglieide di Canzoni politiche

L. Bianco Nuto Revelli
Anno 1945
I Gufi

O Badoglio, o Pietro Badoglio
ingrassato dal Fascio Littorio,
col tuo degno compare Vittorio
ci hai già rotto abbastanza i coglion.

T’ l’as mai dit parei,
t’ l’as mail dit parei,
t’ l’as mai dit, t’ l’as mai fait,
t’ l’as mai dit parei,
t’ l’as mai dilu: sì sì
t’ l’as falu: no no
tutto questo salvarti non può.

Ti ricordi quand’eri fascista
e facevi il saluto romano
ed al Duce stringevi la mano?
sei davvero un gran porcaccion.

T’ l’as mai dit parei…

Ti ricordi l’impresa d’Etiopia
e il ducato di Addis Abeba?
meritavi di prendere l’ameba
ed invece facevi i milion.

T’ l’as mai dit parei…

Ti ricordi la guerra di Francia
che l’Italia copriva d’infamia?
ma tu intanto prendevi la mancia e col Duce facevi ispezion.

T’ l’as mai dit parei…

Ti ricordi la guerra di Grecia
e i soldati mandati al macello,
e tu allora per farti più bello
rassegnavi le tue dimission?

T’ l’as mai dit parei…

A Grazzano giocavi alle bocce
mentre in Russia crepavan gli alpini,
ma che importa ci sono i quattrini
e si aspetta la grande occasion.

T’ l’as mai dit parei…

L’occasione è arrivata
è arrivata alla fine di luglio
ed allor, per domare il subbuglio,
ti mettevi a fare il dittator.

T’ l’as mai dit parei…

Gli squadristi li hai richiamati,
gli antifascisti li hai messi in galera,
la camicia non era più nera
ma il fascismo restava il padron.

T’ l’as mai dit parei…

Era tuo quell’Adami Rossi
che a Torino sparava ai borghesi;
se durava ancora due mesi
tutti quanti facevi ammazzar.

T’ l’as mai dit parei…

Mentre tu sull’amor di Petacci
t’affannavi a dar fiato alle trombe,
sull’Italia calavan le bombe
e Vittorio calava i calzon.

T’ l’as mai dit parei…

I calzoni li hai calati
anche tu nello stesso momento,
ti credevi di fare un portento
ed invece facevi pietà.

T’ l’as mai dit parei…

Ti ricordi la fuga ingloriosa
con il re, verso terre sicure?
Siete proprio due sporche figure
meritate la fucilazion.

T’ l’as mai dit parei,…

Noi crepiamo sui monti d’Italia
mentre voi ve ne state tranquilli,
ma non crederci tanto imbecilli
di lasciarci di nuovo fregar.

T’ l’as mai dit parei…

No, per quante moine facciate
state certi, più non vi vogliamo,
dillo pure a quel gran ciarlatano
che sul trono vorrebbe restar.

T’ l’as mai dit parei…

Se Benito ci ha rotto le tasche
tu, Badoglio, ci hai rotto i coglioni;
pei fascisti e pei vecchi cialtroni
in Italia più posto non c’è.

T’ l’as mai dit parei…

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Accordi

     
Re
O Badoglio, o Pietro Badoglio
                         La7
ingrassato dal Fascio Littorio,

col tuo degno compare Vittorio
                                Re
ci hai già  rotto abbastanza i coglion.

T' l'as mai dit parei,
t' l'as mail dit parei,
t' l'as mai dit, t' l'as mai fait,
t' l'as mai dit parei,
t' l'as mai dilu: sì sì
t' l'as falu: no no
tutto questo salvarti non può.

Ti ricordi quand'eri fascista
e facevi il saluto romano
ed al Duce stringevi la mano?
sei davvero un gran porcaccion.

Ti ricordi l'impresa d'Etiopia
e il ducato di Addis Abeba?
meritavi di prendere l'ameba
ed invece facevi i milion.

Ti ricordi la guerra di Francia
che l'Italia copriva d'infamia?
ma tu intanto prendevi la mancia
e col Duce facevi ispezion.

Ti ricordi la guerra di Grecia
e i soldati mandati al macello,
e tu allora per farti più bello
rassegnavi le tue dimission?

A Grazzano giocavi alle bocce
mentre in Russia crepavan gli alpini,
ma che importa ci sono i quattrini
e si aspetta la grande occasion.

L'occasione è arrivata
è arrivata alla fine di luglio
ed allor,  per domare il subbuglio,
ti mettevi a fare il dittator.

Gli squadristi li hai richiamati,
gli antifascisti li hai messi in galera,
la camicia non era più nera
ma il fascismo restava il padron.

Era tuo quell'Adami Rossi
che a Torino sparava ai borghesi;
se durava ancora due mesi
tutti quanti facevi ammazzar.

Mentre tu sull'amor di Petacci
t'affannavi a dar fiato alle trombe,
sull'Italia calavan le bombe
e Vittorio calava i calzon.

I calzoni li hai calati
anche tu nello stesso momento,
ti credevi di fare un portento
ed invece facevi pietà .

Ti ricordi la fuga ingloriosa
con il re, verso terre sicure?
Siete proprio due sporche figure
meritate la fucilazion.

Noi crepiamo sui monti d'Italia
mentre voi ve ne state tranquilli,
ma non crederci tanto imbecilli
di lasciarci di nuovo fregar.

No, per quante moine facciate
state certi, più non vi vogliamo,
dillo pure a quel gran ciarlatano
che sul trono vorrebbe restar.

Se Benito ci ha rotto le tasche
tu, Badoglio, ci hai rotto i coglioni;
pei fascisti e pei vecchi cialtroni
in Italia più posto non c'è.

T' l'as mai dit parei

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