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Testo Della Canzone
La faccia della terra di Vinicio Capossela
Ebenezer voleva un segno
prese un agnello il figlio e il suo coltello quello con la fionda nella fronte lo centrò e per la nera nera terra scappò Il reverendo col suo calesse e il suo stipendio e la sua moglie altera pregava il suo Signore che gli donasse il fuoco a infiammargli dal pulpito il sermone Ma quando vide il collo nudo e le sue spalle la sigaretta la bocca e la maestra un fuoco vivo dentro tutto lo accese e sulla nera nera terra pregò Rimetti al cielo i tuoi peccati come noi li rimettiamo a te il reverendo disse se son fatto per peccare nel peccato allora mi troverò Guidami nei passi mio Signore per ogni via li affido a te salvami da me stesso o lasciami andare sulla nuda nuda terra a cercare sulla nuda nuda terra a cercare La maestra inquieta che pure voleva la scintilla della vita infondere all’allievo quando le labbra alle sue spalle incollò sulla dura dura terra pregò la dura dura terra graffiò Enoch aveva molti amici che gli affollavano la testa in una stanza per solitudine a una donna un giorno li mostrò e per sempre solo sulla terra restò sulla nera nera terra restò Quando Elìa andò a cercare la sua strada presto a prenderti un giorno tornerò niente mai da ora ci dividera’ disse nel campo d’orzo che li fece amanti le ore e i giorni poi fecero gli anni l’inganno della giovinezza se ne andò una notte di pioggia corse nuda per strada le braccia addosso al primo che vide buttò e libera e sola sulla terra restò libera e sola sulla terra restò Il telegrafista un giorno prese moglie non compiangeva ancora gli uomini in amore baciava il calco dei suoi piedi che sulla nera nera terra lei lasciava quando apprese dei suoi amanti che riceveva a casa loro mentre era al lavoro la rimandò e la madre nuda gliela riportò che la potesse ancora più desiderare lui prese una vanga e tutto il suo amore e nella nera nera terra scavò nella nera nera terra scavò Edna si prese un amante che una creatura in grembo le portò fosse femmina avrei fatto tutto per lei ma il maschio sulla terra lo lascerò solo sulla terra lo lascerò E gli uomini e le donne come talpe cieche le costole continuano a intrecciare e desideri muti travolgono le loro vite sulla terra nudi e bisognosi e continuano a lasciarsi ciechi storpi e soli sulla nera nera terra a cercare sulla nera nera terra a cercare Sulla faccia della terra a cercare
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