(di
Paolo Dossena –
Giovanni Ullu)
Una nota cos’è se non un momento di malinconia
quando sei giovane e l’universo è solo tuo
e nel tuo cuore vivono le più strane sensazioni e le più tenere follie
la musica va e ti lascia triste, sempre più triste
la musica va e ti lascia da solo a morire,
in quanti modi puoi chiamarlo amore
T’innamori della donna più bella, resti sempre il bambino di ieri
alla ricerca di un giorno migliore
amico mio non lasciarmi mai più da solo
ti accorgerai che la musica non è gioia ne dolore
ma è di più, di più, molto di più.
E la mia musica ti prende per mano
e si confonde nella luce del mattino
come una dolce serenata senza luna
corre ad aprire una finestra in faccia al sole
e di un amore, quando nasce, quando è vivo
ti canterà il suo colore il suo respiro
questa mia musica ti prende per mano
con le parole che da sempre hai sognato
e che non sai dire più, neanche tu, neanche tu
In quanti modi puoi chiamarlo amore
Cercalo nel sorriso della tua libertà
cercalo fra le pagine della tua follia
e se lo incontri non lasciarlo andare….
amico mio non resterai mai più da solo
ti accorgerai che la vita non è gioia ne dolore,
ma è di più, di più, molto di più
E la mia musica…