Le ragazze innamorate hanno l’anima che spera,
sono sempre affascinate dalle luci della sera,
hanno ancora molta fretta, troppa voglia di andar via,
con un’anima che aspetta;
nelle tasche ancora una fotografia.
E una canzone da cantare
prima di mettersi il vestito.
Lasciano il tempo che è passato,
hanno dentro l’infinito
che qualcuno prenderà,
che qualcuno stringerà.
Le ragazze intimorite dalle incognite future,
leggerissime ferite, percettibili paure,
solitudini taglienti e una certa fantasia,
nei quaderni e nelle menti
hanno scritto ancora un’altra poesia.
C’è una canzone da cantare
dentro allo stomaco e nel cuore,
come una mano di colore
che ravviva quel grigiore,
che migliora la realtà
e la quotidianità.
Le ragazze son cambiate grazie a una matita nera,
molte sono già partite nelle luci della sera,
c’è qualcuno che le cerca per portarle via con sé,
ma la cosa non è certa:
è una donna e non sappiamo più dov’è.
C’è una canzone da ballare
e il vecchio gioco degli sguardi.
Faremo finta che sia tardi,
le daremo prati verdi
e quest’ angolo di noi.
C’è una canzone da cantare
per noi che stiamo ad osservarle,
che non riusciamo a trattenerle,
non sappiamo come amarle
ma cantare, quello sì;
ma cantare, questo sì