Lo Spettacolo del Dolore – Slow Wave Sleep Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Lo Spettacolo del Dolore – Slow Wave Sleep

Si apre il sipario del grande galà
Mettiamo in scena la cruda realtà
Stormi di anime impure
Raccontan le loro sciagure
Il nuovo successo virale:
Dall’Asia all’America, agnostici o santi
Iscriviti, è gratis e lo sarà sempre

{Parla Arlecchino}
“Con unghie affilate e sguardo truce
Attendiamo in silenzio l’arrivo dell’oscurità
Dioniso e Saturno
Evocano spettri dal basso
Che spazzano via le menzogne
Che sciolgon da obblighi e rogne
La rivolta popolare
Lenta e pesante
Marcia, goffa e gratuita
Contro questo mondo di…”

{Parlano Balanzone, Colombina, Meo Patacca, Capitan Fracassa, Pulcinella}
“Shhhh!!!
Brucia il contratto che non ti gratifica più.”
“Brucia i regali inutili di chi ha solo debiti.”
“E lancia con rabbia le arance
Sui denti del politicante,”
“Diffondi il tuo Vernacoliere.”
“Tutto è lecito
Se ti conformi
Alla parata dei Liberi.”

Nanna-nnarannarannà

Sfilata di ali di cera
Per volar nel blu dipinto di blu
Groviglio di fili di Arianna
Per sognare ancora il bel tempo che fu
Vado al centro del labirinto
Il Minotauro mi sfida e lo stronco
Un Oracolo dal pavimento
Sbuca ed invita a tutti i presenti
A dargli la mano
E sputar negatività

{Parla Rèfles}
Io gli dico che son stanco
Quel che è fatto è fatto
Inutile fare la predica
Ho avuto un sacco di tempo
Per esprimermi, per amarla
Per illudermi di cercarla
Persino per governare
Non mi resta che ingoiare il rospo
Tingere tre strisce in volto
Ed unirmi al coro.”

Nanna-nnarannarannà

{Frazze} A voi ricchi attaccabrighe
La casacca con le righe
A voi tutti operai
Niente soldi, solo guai
A te grande sognatore
Che hai inventato le parole:
Briga pure quanto vuoi
Ma i felici siamo noi
Bambini e operai, artisti e mercanti
Custodi di spontaneità
Lo squillo di trombe annuncia
Il rituale che tutti noi riscatterà
Uniamo le voci e cantiamo
Le gesta gloriose di sua Maestà!

Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Di grande virtù, Sovrano corretto
Non come quei furbi in Parlamento
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Che suona col cuore ogni strumento
E canta canzoni non per tornaconto
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Amico fedele ed amante sincero
Accoglie con gioia l’educato straniero
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Che parla con gli alberi ed ascolta il mare
Si reca in città non soltanto per bere
Viva Carnevale!

Viva Carnevale!

La fine consueta
Del rito prevede
Il gesto spietato
Di purificazione

Brucia Carnevale
Fuoco a Carnevale!

Oh demoni eterni
Nel nome del Vero
Noi tutti vi offriamo
Il nostro Sovrano

Il fuoco che brucia la pelle
Lo biasimerà
Il fuoco che brucia la brama
Lo nobiliterà
Il fuoco che brucia lo spirito
Lo rovinerà

Fiamma che ricorda all’anima

Tutte le volte che uno sguardo al passato
Ci ha svincolato da ogni grattacapo
Che in fin dei conti un maestro è prezioso
Tutte le volte che uno sguardo sincero
Ci dona il coraggio di un condottiero
Che fino ad un secondo fa era uno schiavo
Tutte le volte che uno sguardo interiore
Ci piazza di fronte alle nostre paure
Che il senno di poi le farà celebrare

“Oggi ci mascheriamo di finta invadenza
Se la verità è una, la teniamo a distanza
Tra noi senza volto non conta chi vince
L’egoismo aspira soltanto alle mance
La fretta é rischiosa, distrae l’attenzione
Dal vero valore di cose e persone
La stima acquisita col passaparola
Sgranocchia i mercati di chi ha il cuore di pietra
Un plauso alla sfiga, ma non quella degli altri
A chi ci specula sopra, un calcio nei denti
Metafora e burla, non ci inganna la vista
Siamo i meno indicati alla carriera d’artista.”

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