Lo strabismo della Signora Venere – Carlotta Ciampa Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Lo strabismo della Signora Venere – Carlotta Ciampa

Stappiamoci due birre davanti al mare
Sono anni che non parliamo, che ti ho lasciato andare
Cogliamo il momento e andiamo a ballare, che la musica è così
Ti colpisce dove fa più male

Prendiamo due biglietti e andiamo ad un concerto
Non ho voglia di parlare, qui dentro è tutto spento
Cantiamo a squarciagola cominciando a ballare, che la musica è così
Ti colpisce dove fa più male,
Cominci a viaggiare e sai già dove andare

Che importa di un ricordo infelice, se adesso mi sembra di sparire?!
È passato un altro mese, ma rimango inchiodata qui a piazza Farnese
Con il mio Strabismo Della Signora Venere

Incontriamoci di nuovo al mio compleanno
Non ho voglia di aspettare, ma poi sto qui a guardare
La nascita di Venere di Botticelli
Che poi a guardarla lì eravamo così belli...

Scegliamo un giorno e un posto dove capire
Ricominceremo tutto senza farlo finire
Che questo nostro amore è destinato a fiorire
Che a guardarlo così ci fa solo soffrire
Quando invece dovremmo viverlo e poi arrossire

Che importa di un ricordo infelice, se adesso mi sembra di sparire?!
È passato un altro mese, ma rimango inchiodata qui a piazza Farnese
Con il mio Strabismo Della Signora Venere

Con il mio Strabismo Della Signora Venere

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