Album
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Testo Della Canzone
Lubiam di Gualtiero Bertelli
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State a sentire, o voi tutti quanti,
canto la storia di uno di noi di chi si guadagna appena la vita vendendo l’unica cosa che ha. Queste due braccia più dure del ferro Se poche lire non valgono una vita Compagno Lubiam, a cinquant’anni Per poche lire, ora su ora, Se poche lire non valgono una vita… Ditelo anche voi che vi brucia il viso E quella morte ha preso Lubiam Se poche lire non valgono una vita.. Un incidente, è casuale, Due metri cubi di legno da poco Se poche lire non valgono una vita.. Compagni voi che mi state ascoltando Lubiam ci grida: No al padrone» Se poche lire non valgono una vita ricorda Lubiam, torna a lottare
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Accordi
La- Mi7 La-
State a sentire, o voi tutti quanti,
Do Sol La-
canto la storia di uno di noi
Fa La-
di chi si guadagna appena la vita
Mi7 La-
vendendo l'unica cosa che ha.
Queste due braccia più dure del ferro
ed una voglia di essere uomo
un desiderio di libertà
che tanti anni non han cancellato.
Sol Do
Se poche lire non valgono una vita
Sol Do
tutti i padroni neanche un operaio
Fa La-
non siamo bestie mandate al macello
Mi7 La-
ma voi tacete e questo è il guaio.
Compagno Lubiam, a cinquant'anni
con una moglie e due figli a casa
ed una storia che parla da sola
parla di morte assurda e amara.
Per poche lire, ora su ora,
bruci le ossa davanti ai forni.
Chi scrive piani di produzione
alla Montecatini non li conosce.
Se poche lire non valgono una vita...
Ditelo anche voi che vi brucia il viso
che respirate un fumo acre,
che non potete tirare avanti
che qualche volta temete la morte.
E quella morte ha preso Lubiam
bruciato vivo come carbone.
Se questa è vita, meglio la morte
ma quella morte ingrassa il padrone.
Se poche lire non valgono una vita..
Un incidente, è casuale,
ci hanno detto i nostri signori,
ma dopo poco davanti ai forni
ci hanno messo la protezione.
Due metri cubi di legno da poco
hanno rubato una vita, che vale!
Quello che conta è sempre sfruttare
distruggere un uomo, non farlo pensare.
Se poche lire non valgono una vita..
Compagni voi che mi state ascoltando
che non gridate la nostra forza
questa è una morte che ci condanna
che chiama in causa la nostra coscienza.
Lubiam ci grida: No al padrone»
ed è un grido che vuole la guerra.
Voi non potete ancora tacere
la nostra forza ci chiama alla lotta.
Se poche lire non valgono una vita
il tuo lavoro non è del padrone,
ricorda Lubiam, torna a lottare
che questa storia deve finire,
ricorda Lubiam, torna a lottare
il suo sistema deve morire
il suo sistema deve morire.
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