Il Testo della canzone di:
Marta – Lorenzo Carucci
Marta ha sempre pensato, che dal primo sguardo
Fosse tutto già scritto dall’inizio al traguardo
Ed è capitato, in pochi discorsi
Di prendersi in giro in troppi percorsi
Di perdersi spesso negli occhi innocenti
Illusi soltanto da sguardi invadenti
E non voleva vedere, dietro ogni domanda
Dietro ogni dubbio, dietro un tabù
Perché era troppo stanca faceva tardi in palestra
E un’altra scusa mettila tu
Lei aspettava un momento, un po’ di fortuna, una botta di culo
E adesso è sempre concisa su quello che dice
Perché è ormai stufa di un amore infelice
Di contare rimpianti come monetine
Chiudeva il sipario prima della fine
Era maestra nel dire ciò che non esisteva
Rinuncia al suo titolo perché si perdeva
Fra troppe parole pronunciate male
Inizi di storie sconclusionate
Ma non sarebbe più facile
Anche più sincero
Scrivere a matita ogni nostro pensiero
Senza giri immensi, labirinti di parole
Dire a qualcuno ciò che si vuole
E Marta non lo sapeva, camminava distratta
Fingendo di aver capito
Lei riempiva spartiti di voci che non aveva sentito
E adesso è sempre concisa su quello che dice
Perché è ormai stufa di un amore infelice
Di contare rimpianti come monetine
Chiudeva il sipario prima della fine
Era maestra nel dire ciò che non esisteva
Rinuncia al suo titolo perché si perdeva
Fra troppe parole pronunciate male
Inizi di storie sconclusionate
E non rischiava mai
Per nessun motivo
Nemmeno per un secondo
Il tempo di un respiro
E ora tende la mano, anche se è indecisa
E tende la mano, anche se è indecisa
E adesso è sempre concisa su quello che dice
Perché è ormai stufa di un amore infelice
Di contare rimpianti come monetine
Chiudeva il sipario prima della fine
Era maestra nel dire ciò che non esisteva
Rinuncia al suo titolo perché si perdeva
Fra troppe parole pronunciate male
Inizi di storie sconclusionate.
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