Marte – Ubaldo Di Leva Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Marte – Ubaldo Di Leva


Svegliarmi in un giorno d’estate,
fuori c’è l’alba e scoprire che;
Sono libero dall’ossessione,
che da molto tempo è a spasso con me.

Io che sono timido, umore pessimo.
Una storia in bilico.
La mia.

Su insta mi lasci dei cuori,
ma non mi chiedi mai come sto.
E che sul tuo cuore hai messo un mattone,
perché hai paura di perderlo.

Tu che non hai spirito,
forse l’hai dato in prestito.
Con il tuo fare gelido,
hai freezato anche me.

Dai ti prego portami su Marte,
facciamo presto, Elon ci aspetta.
Tanto lo so che non hai paura,
già ti eccita questa avventura.
Dai ti prego portami su Marte,
eh lo so che non è come Londra.
Ma infondo sai che non mi dispiace,
pensa agli invidiosi sulla terra.
Sarà come volare nel vuoto col vento che ci accarezza.

Canzoni stonate ne abbiamo cantate,
ricordi li sotto da me.
Il tuo imbarazzo,
le mille risate,
una foto da salvare.

Io che sono fragile,
e mi emoziono facile.
Se mi vedi piangere,
sarà per colpa tua.

Ti porterei al mare anche se non mi piace,
vedrai che ti sorprenderò.
Per vedere i tuoi occhi felici,
e le tue labbra che poi bacerò.

Tu che non ragioni,
non credi nei miracoli.
Ma se ci tieni provaci,
hai già perso tempo.

E quando sarà freddo stringimi,
metti quella felpa e baciami.
Quando ti sentirai sola canterò per te una canzone.
Resteremo qui abbracciati aspettando il nostro sole.
E se all’improvviso mi fermo qui a pensare,
penso che con te ho vinto l’europeo e anche il mondiale.

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