Metallo

Lascia stare, non spogliarti di più.
Per favore, non ne ho voglia; stai giù!
Qualche volta, lo sai, stare in pace vorrei
non pensare più a noi e cambiarti con lei.

Taglia il filo del telefono e poi
più nessuno, mi disturberà mai.
Finalmente potrò dare quello che ho
e tra poco lo so, io con lei me ne andrò.

Entrare nel midollo del metallo è bello
se non è fasullo, io lo voglio, se no strillo!
E’ come avere il collo di un cavallo snello
ma tu stai tranquillo, quel metallo non è giallo.
Intreccia le braccia ed esci dalla buccia
non vedi che nudi, si vola un po’ più in la?
Non punga siringa, signore mi trattenga
l’intreccio del laccio, con lei si scioglierà.

Giù nel frigo, da mangiare non c’è.
Fammi il sugo e poi scendo da te.
Resto ancora con lei, finchè non chiamerai
e più tardi se vuoi, la mia musica avrai.