Una canzone scritta di pancia, in un giorno qualsiasi, in cui Artù, arrabbiato con gli altri, si lascia andare a uno sfogo sincero e viscerale, finendo per prendersela con se stesso. La rabbia diventa una vivace ballata rock & roll, liberazione, introspezione e, alla fine, un’inevitabile presa di coscienza.
Il Testo della canzone di:
Mezzanotte meno un quarto – Artù
È mezzanotte meno un quarto e vaffanculo a me
È mezzanotte meno un quarto e vaffanculo a te
Mi vesto come viene,ho le giornate piene
La notte poi mi prende a male non so mai il perchè
La luce è spenta il frigo è vuoto e tu sei andata via
Dalle lenzuola dalla rabbia e dalla vita mia
Ci son ostato bene,ci sono stato male
Non sono mai stato davvero come tu mi vuoi
Che cosa centra il sesso non era tutto per me
A volte ho fatto male non sono stato mai
All'altezza degli umori tuoi
È mezzanotte meno un quarto e vaffanculo a te
Che sei diversa dalle altre
Che voli per davvero,che corri come un treno
Che fai la guerra con te stessa per resistere
È mezzanotte meno un quarto e vaffanculo a te
Che è tutto meno importante
Che guardi verso il cielo,che esprimi un desiderio
Che non ti basta essere viva per resistere
È mezzanotte meno un quarto e me ne vado via
Dalle notizie tutte uguali e dall'ipocrisia
Dalle persone buone,dalle persone care
Dall'espressioni tutte uguali tipo il cinema
E tutto gira adesso e mi sta bene perchè
A volte ho fatto bene,a volte ho fatto male
Ho sempre fatto tutto quanto come pare a me
È mezzanotte meno un quarto e vaffanculo a te
Che sei diversa dalle altre
Che voli per davvero,che corri come un treno
Che fai la guerra con te stessa per resistere
È mezzanotte meno un quarto e vaffanculo a te
Che è tutto meno importante
Che guardi verso il cielo,che esprimi un desiderio
Che non ti basta essere viva per resistere
Che metti un punto importante
E che te lo voglio dire
Mi piaci da morire
Quando ti accorgi che ti guardo e lo sai solo tu
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