Milano (Poveri bimbi di)

Album

È contenuto nei seguenti album:

1981 Metropolis

Testo Della Canzone

Milano (Poveri bimbi di) di Francesco Guccini

Quando son nato io pesavo sei chili,
avevo spalle da uomo e mani grandi come badili.
Quando son nato io eran davvero tempi cupi
e le mie strade erano piene di iene e di lupi.
Quando son nato io la morte stringeva la vite
e la gente del mondo ingoiava cordite…

Poveri bimbi di Milano, coi vestiti comprati all’ Upim,
abituati ad un cielo a buchi che vedete sempre più lontano.
Poveri bimbi di Milano, così fragili, così infelici,
che urlate rabbia senza radici con occhi tinti e con niente in mano.
Poveri bimbi di Milano, derubati anche di speranza,
che danzate la vostra danza in quello zoo metropolitano.
Poveri bimbi di Milano, con fazzoletti come giardini,
poveri indiani nella riserva, povere giacche blu questurini…

Quando son nato io c’ era la fame nera
e la vita d’ ognuno tirava il lotto ogni sera.
Quando son nato io le città erano cimiteri
e la primavera sbocciava sopra ai morti di ieri.
Quando son nato io alla fine ci fu gran festa
e l’ uomo si svegliò dal sonno, aprì gli occhi e rialzò la testa…

Poveri bimbi di Milano dall’ orizzonte sempre coperto,
povera sete di libertà costretta a vivere nel deserto.
Poveri bimbi di Milano dalle musiche come un motore,
col più terribile dei silenzi la solitudine del rumore.
Poveri bimbi di Milano, figli di padri preoccupanti
con un esistere da nano e nella mente sogni giganti.
Poveri bimbi di Milano, numerosi come minuti,
viaggiatori di mete fisse, spettatori sempre seduti…

Quando son nato io, come capita a tutti,
il tempo uguale e incurante imponeva i suoi frutti.
Quando son nato io nel rogo di San Silvestro
si bruciava il passato e il peccato col resto.
Quando rinasceremo, come il sogno d’ un uomo,
bruceremo il futuro in piazza del Duomo…

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Accordi

   
Do Re Do Re

Re
Quando son nato io
Do
pesavo sei chili
      Sol
avevo spalle da uomo
       Re
e mani grandi come badili.
Re
Quando son nato io
        Do
eran davvero tempi cupi
	 Sol
e le mie strade erano piene
   Re
di iene e di lupi.
Re
Quando son nato io
	      Do
la morte stringeva la vite
     Sol
e la gente del mondo
    La7
ingoiava cordite.

Re Do Sol La7

Re                Do
Poveri bimbi di Milano
      Sol                La7
coi vestiti comprati all'Upim
     Re                Do
abituati ad un cielo a buchi
      Sol                La7
che vedete sempre più lontano.
Re                Do
Poveri bimbi di Milano
     Sol              La7
così fragili così infelici
	   Re             Do
che urlate rabbia senza radici
	  Sol                   La7
con occhi tinti e con niente in mano.
Sol               Fa
Poveri bimbi di Milano
      Do             Do7
derubati anche di speranza
       Sol            Fa
che danzate la vostra danza
	    Do     Do# dim Re7  Mi dim
in quello zoo metropoli----tano.
Sol               Fa
Poveri bimbi di Milano
	 Do             Do7
con fazzoletti come giardini
	 Sol           Sol7
poveri indiani nella riserva
       Do          Do# dim Re
povere giacche blu questu--rini.
Quando son nato io
c'era la fame nera
e la vita d'ognuno
tirava il lotto ogni sera.
Quando son nato io
le città erano cimiteri
e la primavera sbocciava
sopra ai morti di ieri.
Quando son nato io
alla fine ci fu gran festa
e l'uomo si svegliò dal sonno
aprì gli occhi e rialzò la testa.
Poveri bimbi di Milano
dall'orizzonte sempre coperto
povera sete di libertà
costretta a vivere nel deserto.
Poveri bimbi di Milano
dalle musiche come un motore
col più terribile dei silenzi
la solitudine del rumore.
Poveri bimbi di Milano
figli di padri preoccupanti
con un esistere da nano
e nella mente sogni giganti.
Poveri bimbi di Milano
numerosi come minuti
viaggiatori di mete fisse
spettatori sempre seduti.
Re
Quando son nato io
     Do
come capita a tutti
	  Sol
il tempo uguale e incurante
    Re
imponeva i suoi frutti.
Re
Quando son nato io
    Do
nel rogo di S. Silvestro
      Sol
si bruciava il passato
	Re
e il peccato col resto.
Re
Quando rinasceremo
	Do
come il sogno d'un uomo
     Fa        Sib
bruceremo il futuro
   Do         La7
in piazza del Duomo.

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