Millenovantanove

Album

È contenuto nei seguenti album:

1985 Bei tempi
1998 Vecchioni Studio Collection

Testo Della Canzone

Millenovantanove di Roberto Vecchioni

Il male del ritorno Astolfo
è questo non trovarsi più
percorrere gli spalti fino all’alba
senza sonno su e giù
non sentire una voce
se non l’eco nella sala d’armi
e chiedersi i ritratti sul muro
cosa avranno da guardarmi
il male non è stare senza donne
di puttane ne ho da non poterne più
il male è quella finestra
dove dietro c’è la donna che eri tu
il giorno che mi vestivi e dicevi
la guerra non è un fatto tuo
e il giorno che mi insegnavi
Gerusalemme la prendiamo per Dio
per Dio
per Dio
non è perché lo voglio io
amore amore amore amore mio
per Dio
per Dio
ma la sera ti baciavo io
amore amore amore
amore mio

Se devo credere ai mercanti di Fiandra
stai con quella che ride di più
tiri la spada con la tua ombra
e sei felice, va bè o suppergiù
chissà se stai scrivendo ancora poesia
chissà con che sorriso le dici anima mia
Gaston è vecchio, Gaston è sempre bello
beve ogni sera quanto vale il tuo cuore
Gaston ricorda tutto ogni duello
e i nemici e le tue ferite amore
e ricorda parole che il vento era una brezza
e la prima volta che ti ha dato una carezza

E Dio
e Dio
quella tua storia insieme a Dio
amore amore amore amore mio
e Dio
e Dio
va bene si perfino Dio
però la sera
ti baciavo io

Se dormo sogno di sfidarti sempre
e farti un buco proprio dentro il cuore
farti sentire tutto il senso
di questo inutile avere dolore
e riempirti la pancia con la tua stessa spada
perché tu non sei più lo stesso
e perché non ti veda

E Dio
e Dio
ti salverebbe adesso Dio
amore amore amore amore mio
e Dio
e Dio
tientilo stretto Dio
amore amore amore
amore mio.

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