Il Testo della canzone di:
Muri d'assenzio – Ianva
Muri d'assenzio dentro di noi
Sorgeva un alba livida
Dal fronte del porto il fuoco iniziò
Sgomenti e scaltri sguardi che
Ci si scambiò
Ma non si tremò, benché sbronzi
Una compagine strana, la Legione Fiumana
Con l'ardore incosciente che trascende il presente
Gioia, bestemmia e abbandono in un unico dono
Che degnifica al pari Patria e donne volgari
Però di quante tormente sono stato sorgente
Sul bordo di quanti vulcani mi sono bruciato le mani
Quali alcove agognate nottetempo ho violate
Vita come incursione e sedurre è un'opzione
Muri d'assenzio e tabacco per noi
Quel forte e buon macedone
Un sogno che sfuma nel piombo, si sa
Val bene un'avanguardia estetica
Ma ora è la Realtà … All'armi!
Ma già l'artiglieria il sogno spazzava via
Tra la folla impazzita io la scorsi, smarrita
La bruna avventuriera con la bocca da fiera
Disse: "Maggiore, io resto. Dove è Lei lì è il mio posto"
Ed io: "Si metta in salvo, tra un po' qui farà caldo"
Ci fu un unico bacio, ne ebbi il sangue incendiato
"Ora vada, perdio! Che qui è affare mio
E, se il Cielo ci assiste, ci vedremo a Trieste"
Col suo profumo ancora nelle nari
Incontrai il mio destino con tanti miei pari
E un' infilata di "fuoco fratello"
Mi colse di schiena e mi snudò il cervello
Pubblica i tuoi Testi!
Contattaci: [email protected]