O cara moglie

Album

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Testo Della Canzone

O cara moglie di Ivan Della Mea

(OmicronIvan Della Mea)
Giovanna Marini

O cara moglie stasera ti prego,
dì a mio figlio che vada a dormire
perché le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.

Proprio stamane là sul lavoro,
con il sorriso del caposezione
mi è arrivata la liquidazione,
m’han licenziato senza pietà.

E la ragione è perché ho scioperato,
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro e della libertà.

Quando la lotta è di tutti per tutti,
il tuo padrone vedrai cederà,
se invece vince è perché i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli,
noi si chiamava i compagni alla lotta,
quando il padrone fa un cenno, una mossa:
l’un dopo l’altro cominciano a entrare.

O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: «Crumiri, venduti!»
e loro dritti senza guardar.

Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, là sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l’ho maledetto senza pietà.

O cara moglie io prima ho sbagliato:
dì a mio figlio che venga a sentire.
ché ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà

ché ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.

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Accordi

     
Do                Sol      Do
O cara moglie, stasera ti prego,
         Fa         Sol      Do
dì a mio figlio che vada a dormire,
          Fa       Sol      Do
perchè le cose che io ho da dire
         Fa       Sol     Do 
non sono cose che deve sentir.

Proprio stamane là  sul lavoro,
con il sorriso del caposezione,
mi è arrivata la liquidazion,
m'han licenziato senza pietà.

E la ragione è perchè ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro, della libertà .

Quando la lotta è di tutti per tutti
il tuo padrone, vedrai, cederà ;
se invece vince è perchè i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli:    
noi si chiamava i compagni alla lotta,
ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,
e un dopo l'altro cominciano a entrar.

O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: crumiri, venduti!
e loro dritti senza piegar.

Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, la sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l'ho maledetto senza pietà .

O cara moglie, prima ho sbagliato,
dì a mio figlio che venga a sentire,
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà    
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.

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