Ancora una volta solo,
senza più voglia di parlare.
Potrei prendere il volo
se solo sapessi dove andare.
Ma sono ancora in terra
dove mi hai lasciato tu:
la guerra è persa e non mi muovo.
Sensi di colpa ancora
per tutto quel male che torna indietro;
è vivere che addolora ,
ma non si può vivere sotto vetro.
E intanto passa il tempo
che fermare tu non puoi,
tra le miserie della vita in noi.
Brucia lento il fuoco dentro me
e diffonde quel calore
proveniente dall’interno.
E’ il più forte battito che c’è
l’energia del sole,
verso il lungo inverno che verrà.
E intanto la vita vola
e ne sentiamo tutti gli affanni.
Quello che ci consola
lungo il disagio di questi anni
è il nostro guardare il cielo
che abbracciare tu non puoi,
ma in certi momenti il cielo siamo noi,
che ci illuminiamo
quando ci sfiorano le dita;
noi che ricominciamo
quando sembrava finita.
Mentre la notte scivola
e accarezza la citta,
sale una luce e ci accompagnerà
lungo nuove strade
e questo bisogno di capire.
Quando qualcno cade
tu non laciarlo morire;
tieniti stretto al tempo
perché corre più di te,
mentre la vita ancora esplode.
Sale in alto il fuoco dentro noi
e colora quelle notti
quando il sole si nasconde.
L’ultimo miracolo che vuoi
è il rumore delle onde
che ti portano con sé.
Brucia lento il fuoco dentro me
e diffonde quel calore
proveniente dall’interno.
E’ il più forte battito che c’è
l’energia del sole,
verso il lungo inverno che verrà