Ormai lontano quel giorno fatale

Testo Della Canzone

Ormai lontano quel giorno fatale di Canzoni politiche

Ormai lontano quel giorno fatale
come bestie venimmo graditi
da gente infame incivil senza cuori
e condannati ad un duro lavoro
da gente infame incivil senza cuori
e condannati ad un duro lavoro

La ferocie vitale canaglia
si scatenava con grande furore
che con pistoli pugnali e metraglia
sui nostri corpi cercavan sfogar
che con pistoli pugnali e metraglia
sui nostri corpi cercavan sfogar

Quante più volte eravam torturati
perchè a una…avevamo il Badoglio
nel nostro sangue esisteva l’orgoglio
dei marturiati ma non traditor
nel nostro sangue esisteva l’orgoglio
dei marturiati ma non traditor

Un po’ d’acqua e un tozzo di pane
da quelle tigri veniva a noi dato
un po’ di rancio rifiuto dei cani
ventiquattr’ore doveva bastar
un po’ di rancio rifiuto dei cani
ventiquattr’ore doveva bastar.

Alla sera al tramonto del sole
stanchi e affammati cessava il lavoro
deboli e lenti si faceva ritorno
per confortar sulle asse il dolor,
deboli e lenti si faceva ritorno
per confortar sulle asse il dolor.

Finalmente nel mese di aprile
in lontananza schiudeva un fragor
noi si attendeva con ansia febbrile
l’ora e il momento dei liberator,
noi si attendeva con ansia febbrile
l’ora e il momento dei liberator.

Finalmente la guerra è finita
e l’Europa si è ben dissanguata
noi ritorniamo la madre sognata
è terminato il nostro soffrir,
noi ritorniamo la madre sognata
è terminato il nostro soffrir,
noi ritorniamo alla madre sognata
è terminato il nostro patir.

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