Pacciani blues

In un bar della Toscana ogni fine settimana
C’è uno strano agricoltore.
Legge Blitz, il Tromba, Lando e anche le Ore.

RIT: Questo è il Pacciani, Pacciani
Pacciani blues…

Esce e vede una coppietta, caccia fori la doppietta
Poi se spara ‘na spugnetta.
Li finisce co l’accetta e poi l’affetta.

RIT:

Quindi torna dagli amici e coi trofei li fa felici
E se Vanni poi si lagna
Apre il sacco e caccia fori un po’ de fregna.

RIT:

Rincasato dalla moglie lui c’ha ancora delle voglie
Che lo fanno anche star male.
La trascina pei capelli su le scale.

RIT:

Entra nella cameretta dove dorme la bimbetta;
ha tre anni, poverina,
ma Pacciani le ha già occhiato la vagina.

RIT:

Il processo è cominciato, ma lui, no, non si è placato
E la lampo giù ha tirato:
s’è ciulato l’avvocato e il magistrato.

RIT:

In galera ora è rinchiuso. Dell’arnese non fa uso,
ma anche al fresco della cella
lui c’ha in mente la pisella, sempre quella.

RIT:

Scarcerato con l’appello, lui si è oliato già l’uccello,
me su di lui troppe le voci.
Oramai ce po’ scoccià solo le noci.