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Testo Della Canzone
Pani e pesci di Roberto Vecchioni
E Cesare tirò
la sua moneta in aria, venne croce e disse sì, e si riempì di gloria. Io invece sono stato in piedi tutta notte per trovare ad una ad una le mie risposte esatte; e il vecchio col bastone dalla sua tana uscì, predisse tutti i “come”, ma non mi disse “chi”, e i vecchi han mille, mille, mille maschere da giovani, quando spargendo lacrime e medaglie ti promettono: “Pani e pesci, pesci e pani, senza trucco vi moltiplico domani” Isabella di Castiglia per tre notti si concede a chi la piglia; pani e pesci, pesci e pani, più son piccoli e più alzano le mani; non ci casco questa volta, dite all’ultimo di chiudere la porta. Ad Adua si era in mille, “L’Aereo permettendolo” Cornelia coi gioielli “Pani e pesci, pesci e pani, E l’occhio del padrone, “viviamo per il pubblico, “Banale per banale” Ben altri, morte in tanti
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Accordi
Re la7 Re la7 E Cesare tirò la sua moneta in aria, Re venne croce, disse "Sì" e si riempì di gloria. La7 Io invece sono stato in piedi tutta notte Re per trovarle ad una ad una le mie risposte esatte. Sol re E il vecchio col bastone dalla sua tana uscì, sol re predisse tutti i "come", ma non mi disse "Chi". Do sol E i vecchi han mille, mille, mille maschere da giovani, do la quando spargendo lacrime e medaglie ti promettono: re la7 pani e pesci, pesci e pani senza trucco vi moltiplico domani, re Isabella di Castiglia per tre notti si concede a chi la piglia. la7 Pani e pesci, pesci e pani, più son piccoli e più alzano le mani, re non ci casco questa volta, dite all'ultimo di chiudere la porta. La7 Ad Adua si era in mille contro duecento negri re però la storia dice che ci siamo ben difesi. La7 "Aereo permettendolo" -gridò il capostazione- re "Finché sale qualcuno qui io salvo la nazione". Sol re Cornelia coi gioielli sulla veranda uscì, Sol re dicendo "Ecco i miei figli" e il popolo applaudì. Do sol Quanto sei bella Roma, pura, eterna e senza scandali Do la7 cantano i tuoi balconi pieni di stivali e sandali. Re la7 Pani e pesci, pesci e pani fà una croce e li ricevi già domani, re guarda bene, non è un sogno, sono proprio come quelli del disegno. La7 Pani e pesci, pesci e pani, abbi fede, basta un gesto con le mani, re venga avanti chi ne ha voglia, noi tiriamo l'oro fuori dalla paglia. La7 E l'occhio del padrone, a furia d'ingrassare, re fece ingrassare pure chi lo stava a contestare. La7 Viviamo per il pubblico, ma ci chiamiamo Pietro, re in cima alle classifiche ci rivogliamo indietro sol re "Banale per banale" -si lamentò Mimì- sol re "Io muoio per amore o, insomma, giù di lì. Do sol Ben altra morte in tanti, senza batter ciglio affrontano Do la per mantener le sedie a tutti quelli che promettono. re la7 pani e pesci, pesci e pani senza trucco vi moltiplico domani, re Isabella di Castiglia per tre notti si concede a chi la imbroglia. la7 Pani e pesci, pesci e pani, più son piccoli e più alzano le mani, re non ci casco questa volta, dite all'ultimo di chiudere la porta. re la7 pani e pesci, pesci e pani senza trucco vi moltiplico domani, re Isabella di Castiglia per tre notti si concede a chi la imbroglia. la7 Pani e pesci, pesci e pani, più son piccoli e più alzano le mani, re non ci casco questa volta, dite all¹ultimo di chiudere la porta. |