Parlando del naufragio del London Valour

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

Parlando del naufragio del London Valour di Fabrizio De Andrè

I marinai foglie di coca digeriscono in coperta
Il capitano ha un amore al collo venuto apposta dall’Inghilterra
Il pasticciere di via Roma sta scendendo le scale
ogni dozzina di gradini trova un mano da pestare
ha una frusta giocattolo sotto l’abito da té

E la radio di bordo è una sfera di cristallo
dice che il vento si farà lupo il mare si farà sciacallo
Il paralitico tiene in tasca un uccellino blu cobalto
ride con gli occhi al circo Togni quando l’acrobata sbaglia il salto

E le ancore hanno perduto la scommessa e gli artigli
i marinai uova di gabbiano piovono dagli scogli
Il poeta metodista ha spine di rosa nelle zampe
per fare pace con gli applausi per sentirsi più distante
la sua stella si è oscurata da quando ha vinto la gara di sollevamento pesi

E con uno schiocco di lingua parte il cavo dalla riva
ruba l’amore del capitano attorcigliandole la vita
Il macellaio mani di seta si è dato un nome da battaglia
tiene fasciato dentro il frigo nove mascelle antiguerriglia
ha un grembiule antiproiettile tra il Giornale e il gilè

E il pasticciere e il poeta e il paralitico e la sua coperta
si ritrovano sul molo con sorrisi da cruciverba
a sorseggiarsi il capitano che si sparava negli occhi
e il pomeriggio a dimenticarlo con le sue pipe e i suoi scacchi
e si fiutarono compatti nei sottintesi e nelle azioni
contro ogni sorta di naufragi e di altre rivoluzioni
e il macellaio mani di seta distribuì le munizioni

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
SI    MI/SI/LA  MI    LA/MI  LA/MI  LA/MI/LA     3  volte 
  
SI  LA… 
I marinai foglie di coca digeriscono in coperta 
Il capitano ha un amore al collo venuto apposta dall’Inghilterra 
Il pasticcere di Via Roma sta scendendo le scale 
Ogni dozzina di gradini trova una mano da pestare 
Ha una frusta giocattolo sotto l’abito da te. 

MI  LA  SI    2  volte 
SI    MI/SI/LA  MI    LA/MI   LA/MI   LA/MI/LA     3  volte 

E la radio di bordo è una sfera di cristallo 
Dice che il vento si farà lupo di mare si farà sciacallo 
Il paralitico tiene in tasca un uccellino blu cobalto 
Ride con gli occhi al circo Togni
quando l’acrobata sbaglia il salto. 

MI  LA  SI    2  volte 
SI    MI/SI/LA  MI    LA/MI   LA/MI   LA/MI/LA     3  volte 

E le ancore hanno perduto la scommessa e gli artigli 
I marinai uova di gabbiano piovono sugli scogli 
Il poeta metodista ha spine di rosa nelle zampe 
Per fare pace con gli applausi per sentirsi più distante 
La sua stella si è oscurata da quando ha vinto
la gara di sollevamento pesi. 

MI  LA  SI    2  volte 
SI    MI/SI/LA  MI    LA/MI   LA/MI   LA/MI/LA     3  volte 

E con uno schiocco di lingua parte il cavo dalla riva 
Ruba l’amore del capitano attorcigliandole la vita 
Il macellaio mani di seta si è dato un nome da battaglia 
Tiene fasciate dentro il frigo nove mascelle antiguerriglia 
Ha un grembiule antiproiettile tra il Giornale e il gilè. 

MI  LA  SI    2  volte 
SI    MI/SI/LA  MI    LA/MI   LA/MI   LA/MI/LA     3  volte 

E il pasticcere e il poeta e il paralitico e la sua coperta 
Si ritrovarono sul molo con sorrisi da cruciverba 
A sorseggiarsi il capitano che si sparava negli occhi 
E il pomeriggio a dimenticarlo con le sue pipe e i suoi scacchi 
E si fiutarono compatti nei sottintesi e nelle azioni 
Contro ogni sorta di naufragi e di altre rivoluzioni 
E il macellaio mani di seta distribuì le munizioni. 

MI  LA  SI    4  volte 
SI    MI/SI/LA  MI    LA/MI   LA/MI   LA/MI/LA     +  volte 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *