(di:
Paolo Conte)
Le frasi dell’amore sempre uguali,
le stesse ormai per tutti,
questa stanza si è annoiata…
oscilla misterioso il lampadario,
ma questo è secondario
e dopo tutto è anche normale…
il meglio che noi due sappiamo dare
chissà se l’abbiam dato,
forse sì o forse no,
o forse é ancora tutta da giocare,
umana e malandrina,
la partita, tra di noi…
Sì, ma, più che pensarti e pensarti
eventualmente incontrarti vorrei,
e più che scriverti e telefonarti
eventualmente baciarti vorrei…
C’è, sì, molto più gusto a lasciare
che l’anima gridi
tra le mani entusiasmate,
che dicono parole mai sentite,
in genere inventate
sul momento là per là…
non vedo, tra parentisi, nessuno
partito da lontano per esistere com me,
piuttosto tutto questo può servire
per dire un’altra cosa,
ma chi si ricorda più?
Si, ma più che pensarti e pensarti
eventualmente incontrarti vorrei,
e più che scriverti e telefonarti
eventualmente baciarti vorrei…