Password – Studio Murena Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Password – Studio Murena

La realtà ci perseguita ed è sempre più vorace
Tradisce ogni ideale in nome dell'immagine
Tra queste pagine racconto la mia storia
Perché intorno ho troppe anime ormai prive di memoria
Tu provi a uscirne fuori ma la cosa ti fagocita
Irretisce le menti con la sua ottica dispotica
Impone gli elementi di un'era tecnologica
Un'era dell'ipnosi e di paralisi ipnagogica
E sono cronache di realtà mondane

O la solita routine o non so che cazzo fare
Pioggia che cade pugni sui battenti
Impiegati ammaestrati e impostati sull'attenti
Meglio che non vedi man e meglio che non senti
Meglio così o finisce che ti spegni
O ti rendi conto di abitare un mondo falso
In cui la cosa più importante non è il cuore ma la password

Vorrei sapere più di quel che so ma non so bene chi sono e tantomeno chi sarò però
Una costante tra le tante spinge fuera
Che è saper d'aver davanti merda ma sempre sincera
Com'era? Me lo dica chi c'era
Ho appeso tanta roba al chiodo che vorrei una rastrelliera
Vorrei vorrei vorrei ma poi quand'è che cambio
Le cose che vanto puntualmente son le stesse a esplodere di schianto

Vorrei sapere quel che faccio
Riuscire a esagerare e dopo togliermi d'impaccio
Vorrei avere il mood per aiutarti avere il groove per assordarti
E ciò che supera quei salti sopra il bus degli ansimanti
Vorrei non esser l'animale brutto
Che può arrivare al punto e dopo rovinare tutto
Ma è il connubio voglio/posso che mi fotte
Perciò annoto sopra il foglio e adesso passi un'altra notte

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