Il Testo della canzone di:
Peste lo Colga – Aramas
Si apre la danza, di salme coscienti
Di turpi giullari, grotteschi dementi
Si apre la danza, di spiriti avversi
Di tristi momenti, scordati o dispersi
Brindo al mio nulla, con fare goliardo
Al vostro delirio, col ghigno beffardo
Dall'alto del trono, della mia nullità
Brindo a me stesso e a chi altro berrà
E chi non beve con me, peste lo colga
E chi non beve con me, peste lo colga
E chi non beve con me, peste lo colga
E chi non beve con me, peste lo colga
Dissacrante commedia, che cosa comporti?
Dalla notte all'alba, a che cosa porti?
Cala il sipario, a coprir le vergogne
Di una buffonata, sempre più delirante
Brindo al mio oscuro, sperando in un lume
Delle mille notti e di mille lune
Dal basso sgabello, della verità
Brindo a me stesso e a chi altro berrà
E chi non beve con me, peste lo colga
E chi non beve con me, peste lo colga
E chi non beve con me, peste lo colga
E chi non beve con me, peste lo colga
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