Il Testo della canzone di:
Pornocrazia – Vincenzo Incenzo
Questa non è una canzone
ma un grido che diventa opinione
i piedi vogliono essere suono
la testa vuole essere azione
Questa non è una canzone
ma un grido che diventa opinione
Questa non è una canzone
ma una bandiera senza balcone
pensiero che non è sul mercato
per il momento chiamalo amore
Questa non è una canzone
ma un grido che diventa opinione
La messa è finita cambiate profilo
animali in vetrina con i followers a chilo
fantrappisti in mutande che puntate sul flow
giornalisti a 4 zampe che nemmeno su you porn
comici, ex intellettuali,
puttane di regime sui canali nazionali
Io non ho bisogno di voi contemporanei
dopati da screen time e miti momentanei
dall’ombra del paziente zero, ultima diva
sulla vena di un paese alla deriva come l’iva
In un nanosecondo questi giovani sono la vecchiaia del mondo
Sono attese vite appese cari nasi infarinati
Oggi fuori dalle chiese ci sono i laureati
Questa non è una canzone
ma un grido che diventa opinione
i piedi vogliono essere suono
la testa vuole essere azione
Questa non è una canzone
ma un grido che diventa opinione
Metalli e veleni sistemici
agglomerati urbani su materiali tossici
All’arrembaggio idioti di questo tempo nostro
sparatevi una story sul luogo del disastro
vi do il testo: “ultimi attimi di gloria”
vi aspetto il giorno quando privatizzeranno l’aria
Alla propaganda dell’uno vale uno
oppongo il senso nobile dell’uno per uno
Il prossimo pontefice lo sceglieranno gli atei
se in rete vi concedono parola preoccupatevi
Il patto sociale è sciolto e si torna allo stato animale
quant’è bella giovinezza che si lascia brandizzare
e il mio cuore ancora sogna dignità universale
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