Povero stronzo – Gemitaiz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Povero stronzo – Gemitaiz

[Intro]
Oh! E questo è povero stronzo (Yeh!)
Perchè è quello che sono
Tutti i giorni
A beve, a fumà
A pensà ar niente zi
Persi nel nulla
A fare i mixtapes
Speramo che te li compri
Speramo che te li pompi
Speramo bene cì
Perchè qua è tutta na merda
Vai!

[Strofa]
Sono un povero stronzo e ne vado fiero
Perchè se guardo indietro il mio passato è nero
Un infanzia che pare scritta da Romero
Fratè è già tanto se non me so dato all'ero
Ho rappato il vero
So 8 anni che metto su cassa i miei drammi
Cresciuto coi grammi non con i vostri programmi
Mi amo fanculo non posso clonarmi
Posso involarmi solo con l'aiuto dell'alcool
Il sudore cade sul palco
E manco riparto, sogno un infarto
Cosi vi prendete bene coi pezzi di un altro
Chiunque dopo l'inganno può piangere
E qua le lacrime fanno pozzanghere
Io sputo quel sangue che mi farà infrangere
Tutte le barriere senza rimpiangerle
La fiducia è diventata sconosciuta
Chiunque mi guarda per quello che sono e sputa per terra
Lancia nel fango una perla
Calpesta la verità per non vederla (Fanculo!)
E ho finito ogni tipo di pazienza
Per provare a tentare una ripartenza
Non vuoi questa merda? Non pensi che serva
Preparati a vivere la vita senza
Perchè è tutto quello che c'ho da dare
E per come sto non si può comparare
'Sto dietro le sbarre su riff di chitarre
Taglio le teste a tempo sulle le scimitarre
Mando giù un bicchiere di rosso
E provo a scrivere tutta la merda che posso
Per farti sentire al mio posto
Anche se in pratica ancora non ti conosco (Oh!)
Il mio senso è illogico
Il degrado ce l'ho nel biologico (Se!)
Mi vedi oggi con le manette
Ma un modo per scappare lo escogito
Perchè qua sta diventando avvilente
Che in tutto questo tempo non cambi niente (No!)
Che ti danni e non vinci niente (No!)
Voglio sfrantumarmi dentro un incidente
Benvenuto al ballo dei rinunciatari
De quelli che quasi sempre gettano la spugna
Che vivono ogni giorno in mezzo alla sugna
Che vedono la vita come una calunnia
E sti cazzi se è venuto troppo lungo
Nun te potevo mica fa un riassunto
La spina del male ancora non mi ha punto
Ma le valchirie che c'ho alle spalle m'hanno quasi raggiunto

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